Nell’assolato pomeriggio vicentino, dopo l’ennesima strana giornata di lavoro, mi sono recata a Palazzo Chiericati, in occasione del lascito Roi.
Come precedentemente detto in un altro post, il vicentino Giuseppe Roi, nonchè marchese (oibò!) ha lasciato parte delle sue ricchezze al comune di Vicenza, in particolare al museo civico lui aveva delle camere private, per l’esattezza tre, che contenevano non solo la sua raccolta d’arte, ma anche di libri d’arte (meravigliosa!) e mobilio che raccontano una storia tutta da sfogliare. Un lavoro di restauro e completo recupero di questi tre locali che prende aria da tre finestrelle non molto sufficienti a mio avviso che gettano un panorama su Vicenza e mi portano ad amare sempre più i luoghi così tipici della città. Ma bando ai sentimentalismi! Il marchese Roi, che tra l’altro deve essere stato anche un bell’uomo, un po’ l’avvocato (lo era in effetti) Agnelli de noialtri, e questo posticino tanto tranquillo ed arredato sicuramente con gusto non avrà ospitato solo personaggi illustri, a me ha dato l’aria di una garçonnière….. ma questo non ne diminuisce certo il fascino.
All’inaugurazione era naturalmente presente la Vicenza bene, i soliti irriducibili e onnipresenti a QUALSIASI manifestazione in particolare se prevede due cose: la gratuità e un buffet! Dopo una presentazione e la lettura in cui il mecenate esprimeva le sue intenzioni testamentarie e i ringraziamenti delle autorità locali e dei finanziatori del progetto si passava alla visita vera e propria, ed è in questo momento che sorgevano le difficoltà! Per le dimensioni dell’appartamento, la preziosità di quello ivi contenuto nonchè alle temperatura abbastanza alte si poteva arrivare lì a piccoli gruppi, quindi potete immaginare la ressa di gente pronta a uccidere per farsi strada, quelli più pazienti avevano tre possibilità: vedere il video che mostrava i lavori di restauro, ciacolare fuori o dentro la sala e come terza possibilità avventarsi sul buffet e sull’aperitivo. Diciamo che nonostante la tentazione di quest’ultimo, poi ho saggiamente pensato….”fa già caldo….non mi sembra il caso di sudare di più e inoltre dovrei anche guidare”, ma non tutti erano della stessa opinione. Molte persone ancor prima di aver visto hanno ingannato l’attesa mangiando e bevendo, finendo a tempo record tartine e altri esempi di cibo e quello che non finirà di stupirmi mai è di trovarmi spesso di fronte a persone dall’aria distinta e ingioiellate dalle pietre più belle del proprio portagioie perdere tutta l’eleganza e il savoir faire nei momenti di attesa e in presenza di oggetti gratuiti e commestibili, che magari gli evitano di cucinare la sera!
Una volta con paziente attesa si è varcata la soglia che ci avrebbe portato al magico mondo Roi, ho subito pensato di aver preso una decisione saggia a non bere un goccio, tra la scalata (fino all’ultimo piano dell’edificio), il caldo e l’andatura ho rischiato di perdere l’equilibrio già da sobria….figuriamoci!!!! Oltre alle scale, per i più anziani c’era la possibilità di usare il montacarichi……ebrezza che avrei voluto provare sinceramente….ma è stato meglio precedere nella salita alcuni ospiti che fanno molto parte della mia vita lavorativa. Ricorderò sempre un’immagine, mi accingevo a salire l’ultima rampa e guardando su un balconcino un simpatico anziano in attesa del montacarichi era già pronto col suo bastone in fiduciosa attesa, sulle scalette di ferro, sperando che dopo la discesa abbia trovato qualcosa per rifocillarsi. Comunque sembrava pronto a spiccare il volo.
Bando allo scherzo e al costume locale, vi consiglio di visitare un posto così inusuale e salite sui tetti di Vicenza.
Il lascito Roi, ovvero l’appartamento sarà visitabile il sabato e la domenica dalle 9.00 alle 17.00, inoltre tutti i sabati di giugno sono previste delle visite guidate gratuite su prenotazione con inizio alle ore 17.30