E’ con questa fase di Umberto Eco, detta durante la prima edizione del Forum del Libro, svoltasi a Bari nel 2005, che voglio intitolare il post di questa sera…tarda ormai! Una giornata che per me è iniziata il pomeriggio per assistere all’apertura ufficiale del Forum a Palazzo Leoni Montanari dalle ore 15.
Tanti i protagonisti di questo intenso pomeriggio, all’insegna della riflessione, della scoperta di nuove realtà che nel panorama italiana stanno facendo la loro piccola parte per aprire e far scoprire il mondo del libro a persone e ai nuovi, ai futuri lettori i bambini e i ragazzi. Ma andiamo per ordine:
Ore 15.15, anche e 20! Inaugurazione che ha visto la partecipazione della Professoressa Carmela Decaro, (insegna alla Luiss di Roma) e di Marina Losappio, le due anime del Forum, presentate da Alessandra Moretti che le ha accolte e con loro tutto il “popolo” del libro nella tappa di questa nona edizione. Al posto dell’Assessore regionale Marino Zorzato, in rappresentanza ha partecipato Fausta Bressani, specificando come la Regione si sia avvicinata al Forum coinvolgendo coloro che diffondono la lettura. Quindi il libro è diventato un altro strumento di socializzazione.
Le due anime dell’iniziativa ricordano le tappe che dopo nove anni, ha visto Vicenza la sede per parlare di libro e di cultura, abbiamo già detto di Bari nel 2005, poi Cagliari e via via più su, coinvolgendo gli editori, i lettori professionisti e non, i volontari e gli amministratori locali, con un’attenta ricerca alla buone pratiche e dei buoni esempi di gruppi di lettura.
Il tempo passa e tocca al secondo argomento della giornata…il progetto Le città invisibili, con il rapidissimo intervento di Donatella Lambello, docente presso l’Università di Padova. Il progetto nato già da un po’ di tempo, continuerà fino al 2013 e anche il titolo scelto è in evoluzione, da città invisibili si parlerà al termine di città visibili, un progetto rivolto agli allievi delle scuole della provincia che da alle giovani menti uno strumento in più per leggere il territorio. E’ seguita una lettura tratta da Non tutti i bastardi sono di Vienna, eseguite da Andrea Molesini…che tra le pagine scelte ha ricordato una frase molto significativa Lo stato non ha senso degli italiani.
Oltre che ascoltare interessata i vari momenti del pomeriggio non potevo non farvi partecipi delle scenette che di tanto in tanto si svolgono proprio a fianco a me! Mi riferisco in particolare alle beghe per i posti…una signora seduta vicino a me teneva gelosamente un posto anche per il figlio…che probabilmente con la scusa di trovare parcheggio ne aveva approfittato per fare altro. Dopo un po’ si avvicina un’altra signora interessata al posto…allora l’intrepida donna ha detto “no…è per mio figlio!“…l’altra indignata accontentatasi di un posto nella fila dietro esclama “Queste cose non mi piacciono per niente sa!“….
Ehhhhh la cultura scatena anche questo
Senza nulla togliere ai relatori precedenti e successivi, c’era un momento di discussione che era sicuramente il più atteso. Mi riferisco a Leggere Vicenza con Ilvo Diamanti, Gian Antonio Stella, la presentazione a cura di Alessandra Moretti. Ma il duo si è subito modificato in trio perchè ad incalzarli…su domande varie c’era anche Carmela Decaro….prima dell’atteso momento ci sono stati momenti di trepidante attesa per un Gian Antonio Stella che non voleva arrivare, finita l’angoscia è cominciato il dibattito…scambio di battute vero e proprio. Scopriamo così che i due famosi vicentini da adolescenti sedevano allo stesso banco al liceo, che Ilvo Diamanti era un capellone! Due amici che scrivono per due testate ugualmente importanti Stella per il Corriere della Sera, Diamanti per La Repubblica.
Per quanto mi riguarda finalmente assisto ad un appuntamento con Stella che nei mesi estivi aveva proposto per il pubblico vicentino almeno due appuntamenti!
I due giornalisti, si punzecchiano e si interrogano su vari argomenti, la scuola….dovrebbero stare attenti le insegnanti erano la maggioranza! E facendo un bilancio attraverso i titoli dei loro libri hanno consigliato al pubblico in sala buone pratiche di lettura e anche dato un consiglio per uscire magari dalla crisi attraverso la cultura.
Il bilancio non è meraviglioso, chiudono in tutta Italia librerie storiche, il nostro patrimonio librario, magari conservato presso istituzioni e biblioteca importantissime sono messe in seria crisi da personaggi loschi e senza scrupoli. Aggiungiamoci un totale disinteresse dello Stato.
Ilvo Diamanti parlando del suo ultimo libro Tempi strani, afferma che in questa fase della storia (italiana!) prevale l’idea della rottura e del cambiamento, un POST di qualcosa che non c’è più ma non c’è ancora qualcosa di diverso.
Si affronta il tema dell’immigrazione e sui giovani che sembrano scarseggiare e senza la voglia di lottare per l’Italia ma solo di scappare!
Sicuramente i due intellettuali hanno modi diversi di pensare la società e la cultura al mondo d’oggi…e con la fine del loro momento in sala si torna a respirare, molte persone sono venute prevalentemente per il loro dibattito.
Nuovo momento per conoscere le associazioni e le iniziative, in un momento di crisi cosa si può fare? “LE LIBRIADI” E IL COORDINAMENTO LEGGERE PER LEGGERE, modera Alberto Galla che nell’introduzione afferma che in realtà e nonostante i tempi di crisi le librerie del Veneto godono di buona salute. Il primo ad intervenire è Paolo Ambrosini, libraio di San Bonifacio che ripercorre le tappe dell’ideazione delle Libriadi, spiegandone il funzionamento. Un’esperienza che coinvolge il mondo delle scuole, elementari e medie in particolare! Mentre Giorgia Golfetto ed Elia Zardo raccontano dell’Associazione Leggere per Leggere, un gruppo che nasce in Veneto e collaborando con i vari professionisti del campo della lettura. Prendono come frase guida quello di un proverbio africano Se vuoi arrivare per primo, cammina da solo, se vuoi arrivare lontano cammina insieme”.
Leggere per leggere diventa un moltiplicatore di possibilà, per scoprirlo meglio visitate il sito www.leggereperleggere.it oppure scrivete a info@leggereperleggere.it
A seguire letture a cura delle attrici Martina Pittarello e Margherita Stevanato, tratte da Viaggio in Italia di Guido Piovene, Commedia familiare di Neri Pozza, ma anche da Parise e Meneghello.
LA CULTURA NEGLI ANNI DELL’EMERGENZA
Per questa tavola rotonda sulla salute della cultura in Italia, veramente la risposta potevamo già darcela da soli, senza sentire loro!
Hanno discusso Macello Flores, storico contemporaneista nonchè ex assessore alla cultura del Comune di Siena, Innocenzo Cipolletta imprenditore, Fabrizio Tonello, politologo, docente all’UNIPD, blogger e direttore del giornale universitario Il Bo’! Coordina Giorgio Zanchini, il quale propone ai presenti spunti di riflessione. Una situazione politica sbagliata da sempre, un’opinione pubblica che sacrifica la cultura considerata un optional. Il modo di spendere in cultura che è cambiato, con l’esempio dei Monte Paschi di Siena, che è crollata anche per una gestione sbagliata della Fondazione ad essa collegata che elargiva a qualunque tipo di associazione culture soldi.
Le stesse visioni dei critici italiani che da un lato come Settis mirano ad un tipo di salvaguardia del bene che finisce per essere retroguardia, contrapposta a una valorizzazione eccessivi di altri siti attraverso eventi anche musicali che attirano moltissime persone. Spettacolarizzazione come del resto è avvenuta a Vicenza con la mostra in Basilica di Goldin.
Innocenzo Cipolletta presidente dell’Università di Trento, università finanziata dalla provincia è un esempio virtuoso, sponsorizza le attività dell’ateneo attraverso una programmabilità delle risorse.
Fa altresì parte dell’Associazione Economia della Cultura, spesso attinge dalle sue tasche per finanziare i progetti. Per lui la crisi è assolutamente da superare ma ha fatto capire la direzione da prendere.
Il più duro in questo dibattito è sicuramente Fabrizio Tonello, l’emergenza della cultura e della scuola esiste da sempre, dando la causa ad un Paese Ignorante, è contrario ai mille festival culturale che nascono in ogni parte d’Italia, manifestazione di serie B, una negazione della cultura rispetto ai cinque festival d’eccellenza del Paese. Il posto dove formare i consumatori culturali sono le scuole!
Durante l’incontro gli autorevoli ospiti, che hanno avuto modo di vedere la mostra in Basilica esprimono il loro dissenso non solo per la scelta artistica ma anche per la mancanza di internazionalità, la mancanza di didascalia in inglese in una città che ospita numerosi stranieri.
LA POESIA VISIVA E LE RACCOLTE INTESA SAN PAOLO
L’intenso pomeriggio è arrivato quasi alla fine, adesso l’intervento di Marilena Pasquali che ci parla della mini mostra in vetrina, di cui io vi ho parlato all’inizio di questa settimana.
Un momento da me molto atteso ma che vi confesso mi ha molto deluso, speravo che la curatrice riuscisse a trasmettere molto di più rispetto a quello che già sapevo e della collezione e del gruppo stesso…ma niente! La ruspante e vivace signora, ha tenuto più volte a sottolineare la vastità di opere del periodo possedute da Banca Intesa, materiale per molte esposizioni….un sottile invito per una nuova mostra? Magari….basta che si faccia qui a Vicenza, Milano non ha certo bisogno di movimento, Napoli ha fregato a Vicenza le Restituzioni 2013….lasciateci un po’ di arte contemporanea vi prego!!!!!!
BUONE PRATICHE SENSI-AZIONALI: L’ASCOLTO E LA VISTA
Ultimo appuntamento della prima giornata….con altri buoni esempi di diffusione della cultura. Vengono presentate da Loredana Perego, La Piccola Officina di Teatro di Napoli, ovvero la lettura in cuffia, sabato e domenica i vicentini potranno provare la sensazione di quest’emozione privata, attraverso le pagine narrate dei libri, in un modo privato, un’operazione di strada che verrà istallata vicino a ViArt…tutta da cercare!
Booktrailers e sms l’esperienza di vivere il libro proponendo una versione visiva, prima dei film, vengono raccontate l’esperienza degli studenti dei licei (in particolare il “Licio Calini” ) di Brescia ed esteso a livello nazionale attraverso un concorso se siete curiosi visitate il sito
www.booktrailerfestival.it. A volte anche l’autore ha il suo riscontro. Un esempio???? Paolo Giordano!
L’esperienza di Vicenza è narrata dal professore Vidali e ha coinvolto i licei della città dal Pigaffetta al Lioy, al Fogazzaro al Canova e il Piovene attraverso simpatici video dimostrativi.
Ultima ma non ultima Carlo Presotto presenta i Donatori di Voce, volontari anche liceali che narrano in Ospedale, in particolare nei reparti di Pediatria e Oncologia!
Buon Forum del libro e continuate a passare parola!