La storia

Di seguito trovate la storia che abbiamo deciso di raccontare attraverso le fotografie di Ivana Galli e gli abiti scultura di Elvezia Allari. Una storia nata dalla voglia di condividere la tenerezza dell’infanzia, l’attualità e bellezza delle atmosfere proustiane.

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Enfant de papier

À la recherche de… l’enfant de papier perdu

C’è un libro che ha costituito un punto cruciale per la nostra infanzia, La recherche du temp perdu!

La ricerca di un tempo che è difficile da ritrovare, ma quando si è piccole l’infanzia scorre senza preoccuparsi della fine della spensieratezza.

Mi sembra di vedere Marcel mentre con la sua amata Gilberte assapora una gustosa tazza di tè, con le immancabili madeleines, un dolcetto dal gusto e dall’odore inconfondibile che risveglia il sapore dell’infanzia e la visione della cara zia Léonie. Mentre Marcel si perde nel ricordo, di fianco a lui Gilberte sembra estranea, ognuno impegnato nella ricerca del proprio tempo perduto.

Lo stato dei ricordi trascina il nostro Marcel in una profonda malinconia, stringe a se gli oggetti che portano il segno di un tempo che riesce in quel momento a fermare. Sul palato il dolce sapore delle conchiglie. Tic..tac…le lancette si fermano per permettere ai ricordi di trasformarsi in realtà, a questi rimane fedele e devoto come ad un nettare pregiato.

I suoi ricordi rivivono attraverso un vortice violento, in cui le pagine della memoria scappano e volano, non è più tempo di lasciarli chiusi in valigia è tempo che si spargano come fanno i semi trasportati dal vento. In una visione che trasforma la sua Gilberte in una musa musicale e del bosco nello stesso momento.

Mi piace pensare che da queste pagine, di cui effettivamente conservo fogli e fogli, siano dell’enfants de papier, il gioco prediletto per noi sorelle, un lavoro divertente e meticoloso, che svolgevamo sulla scrivania del nonno, ricoperta da libri voluminosi, intente a ritagliare mentre lui, avvolto dall’aroma del suo tabacco, leggeva un buon libro. Quando le nostre enfants en papier avevano finito i vestiti, allora noi diventavamo delle sarte, pronte a crearne di magnifici.

Da lì partivano le nostre storie, prima tappa era l’armadio per scegliere gli abiti adatti! Un armadio che racchiudeva tutto il necessario per il nostro viaggio intorno al mondo e risvegliare i nostri compagni di viaggio che non aspettavano altro che accompagnarci a girovagare e saltellare da un posto all’altro.

Una volta chiusi i bauli eravamo pronte per affrontare il nostro viaggio, le pareti di casa si schiudevano accogliendo dal cielo azzurro. Trepidanti ci abbandoniamo a quest’avventura, il tempo ci veniva regalato, rimando fermo per permetterci di fermare l’infanzia e di concederci il lusso di sognare. Lì ferme ad aspettare il vento giusto, quello di primavera, pronto a spargere i semi ovunque e far nascere nuove storie, ed ecco che accorreva Madame Mongolfiera che con il suo vestito gonfio ci dona la spinta giusta. La nostra amica ci coinvolgeva nel suo gioco preferito, ad ogni balzo si ritrova in un posto diverso.

La prima tappa era il Giappone, che fortuna arrivare nel periodo primaverile, mentre le foglie di mandorlo profumano l’aria. Le sorelline Japan con le labbra laccate, i ventagli. Ma il viaggio doveva continuare ed ecco i mappamondi per scegliere la nostra prossima destinazione.

Finalmente in Francia! Parigi città in cui il nostro Je ha vissuto. Qui les Cerises, ci regalano il gusto dell’estate, una tiraval’altra. Decidemmo di continuare la nostra permanenza nella bella Ville Lumière, per scoprire una stagione altrettanto affascinante, l’autunno al Parc Monceau, luogo della memoria animata da l’Hommage au bois, lentamente si risveglia per vivere l’ultimo spazzo di primavera dell’Ortensia.

Lentamente l’immagine di Gilberte e de l’enfants de papier si sovrapponevano e il nostro giro intorno al mondo si fermava nella magica Bruges, con i suoi canali languidi. Sembrava ritratta da un artista fiammingo, alla maniera del suo amato Veermer. Ma era la musica la sua vera passione, Gilberte attraverso questa recuperava le sue radici trovando la serenità.

Voilà! La nostra enfant de papier si adornava anche lei il capo di ortensia, per riappropriarsi del tempo vissuto da Gilberte. Ed eccola mentre si rispecchiava in altri luoghi, fondendo il suo corpo con l’acqua del fiume che scorre in mezzo ad una città ceca, piena di riferimenti magici.

La coppia impossibile tra Marcel e Gilberte, lascia il posto ad altri amanti, Swann e Odette. Donna raffinata e opportunista, ammalia Swann per la sua tenerezza ma anche per la sua natura sfuggente.

La loro conoscenza è improntati sui libri, la lettura è stata la fortuna e la rovina per Swann, e anche in questo caso il tempo si è fermato. Il viso e i capelli di seta di un rosso Tiziano si imprimono nella mente del suo fedele corteggiatore.

Quale sarà il destino delle due coppie….intanto il tempo rimane ancora sospeso, tutto è pronto per l’ora del tè quando le lancette riprenderanno a correre, ma quando volete possiamo fermarlo per assaporare le madeleines con l’infuso al tiglio e ascoltare attraverso le pagine dei ricordi, ritagliando altre enfants de papier recuperando il gusto gioioso dell’infanzia.

Teresa Francesca Giffone

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