Trio Jazz vicentino nel vicentino Borsa

Martedì di jazz al Bar Borsa che questa sera dalle 21.30 propone il jazz in sonorità vicentina.
I Radiotrio sono composti così: Paolo Birro al pianoforte, Federico Malaman al basso elettrico e Mauro Beggio alla batteria.

Paolo Birro, originario di Noventa Vicentina si forma a Vicenza con il maestro Carlo Mazzoli. La sua carriera, dopo la nomina nel 1996 di Miglior Nuovo Talento, può vantare numerose collaborazioni con numerosi artisti italiani e stranieri e la partecipazioni a numerosi festival e rassegne, come ad esempio l’Umbria Jazz e esperienze anche all’estero.

Federico Malaman, anche lui di Noventa Vicentina ha studiato invece a Verona. Ha partecipato alla registrazioni di numerosi cd e DVD.

Mauro Beggio è invece di Valdagno formandosi successivamente a Bassano del Grappa. Dal 1986 collabora con Enrico Rava, partecipando a concerti, festival, trasmissioni televisive. Le sue collaborazioni comprendono moltissime collaborazioni con musicisti vari, sia italiani che stranieri.

Buona musica al Borsa.

Il bianco è un colore

Nuova mostra per il Caffè Galla, in mostra i disegni di Mirca Lucato. Saranno esposti i disegni dell’artista vicentina.
Dopo la formazione a Venezia si trasferisce a Parigi per frequentare la Scuola Nazionale Superiore di Belle Arti.
Ultimamente ha esposto prevalentemente all’estero con un progetto itinerante in numerose gallerie olandesi.

Alle ore 18.30 l’inaugurazione a cura di Giovanna Grossato. Tutti a vedere Il tempo bianco.

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Lanificio Conte, fabbrica di condivisione

Settimana in cui sto scoprendo il Veneto e per questo riesco a fare il resto con fatica. Ma non dimentico le cose che sono importanti per me!! Ma il mio caro blog!
Ieri sera secondo appuntamento con Ghisa Art Fusion presso il Lanificio Conte, l’anima antica e produttiva conservata e valorizzata e anche per questo appuntamento la fusione prevede un sottofondo musicale con arte e le immancabili performance.

Arrivata dalla Marca, mi sono sentita disorientata perché come Lanificio conoscevo lo Shed, non ho proprio sbagliato! A fare gli onori di casa Angela Stefani che introduce la serata e presenta le ospiti nonché i futuri impegni dell’Associazione Culturale Metamorfosi Gallery! In rappresentanza del comune il braccio destro dell’Assessore Formento, assente per l’influenza.

Naturalmente la rassegna prevede un occhio particolare all’altra metà del cielo dominata da noi donne! Ma oggi un po’ di spazio è dato anche all’altro sesso, con cui condividiamo il cielo!

Penzo + Fiore coppia di artisti che in questa occasione ci fa conoscere molte sfaccettature del loro lavoro, che fanno conoscere tra Venezia e Berlino. Un lavoro documentato da un lato dai video: nel 2010 Self possession, video di Fiorenzo Zancan. In cui il sempre delicato rapporto di coppia diviene il simbolo di un comportamento sociale alterato. Un titolo allusivo di un rapporto che si vive in un limite sottile, un controllo da un lato come direttiva interna come se dovessero seguire un copione. Invece del 2012 è il video Games, con video di Matteo Stocco ci racconta un complicità di coppia, nel compiere un’azione distruttiva ma con altrettanta velocità viene ricomposta. Mentre nell’ultimo video presentato, dal titolo Forze conservative, del 2010, riprese realizzate da Fiorenzo Zancan. Qui la tradizionale coppia viene “sconvolta” tramite l’inserimento di un terzo elemento, Elisa Dal Corso! Le tre figure riprese ognuna in uno spazio separato nel rappresentare tre diverse forze e grandezze scalari! Il lavoro che più mi ha colpito per l’intensità e la durezza in cui i performer si palesano.
Dall’altra parte altri lavori della coppia, performance documentate da Andrea Penzo, nel 2011 Double bind, indagano l’aspetto più ambiguo dell’accoglienza, sperimentiamo spesso l’ambivalenza dell’essere ospite, con tutta la difficoltà di non avere doppi fini, dal nostro apparire e dal tempo che non vogliamo dedicare all’infinito ad altre persone.
Invece del 2012 è Tides, qui Cristina Fiore si mostra nel luogo che tradizionalmente consideriamo più intimo anche in un rapporto di coppia! Il bagno! Presentato per la prima volta a Londra, è una ricerca che si svolge su un doppio filo “I am so impure” che la performer riferisce a se stessa, nel sentirsi spiata da un lui che si nasconde dietro l’obbiettivo della macchina.
fotografica.
Evocativa l’ultimo proposto dal titolo Stato di prati, neve e sangue, realizzato nel 2012 con fotografie di Andrea Penzo. Le fotografie sono state scattate sulla Statale Aurelia che collega il Lazio alla Francia passando per il Tirreno e il Mar Ligure, come le altre grandi arterie deriva dalle strade consolari! Ma altro riferimento necessario riferimento è una spiegazione che di dava ai bambini per spiegare la nostra bandiera! Che bello non l’avevo mai sentita, praticamente il verde dei prati, la neve delle Alpi e il sangue versato dagli eroi del Risorgimento! Che poetica…chissà se anche le altre nazioni hanno queste spiegazioni! Si potevano vedere le foto e ascoltare i video con tanto di cuffiette, quattro donne speciali, una parte delle Cameriste ambrosiane che hanno proposto un ampio repertorio per celebrare le donne nella musica. Un buon intrattenimento che faceva da accompagnamento anche alle chiacchiere, come mi faceva notare un’amica forse un peccato perché le bravissime musiciste non sono state godute pienamente, non per problemi di acustica. Per quanto mi riguarda il mio problema era anche la mancanza di tempo, sindrome da coniglio bianco, e se non riuscivo a vedere le performance!? Ma la mia era una paura totalmente infondata! Ecco che la prima ha inizio con la coppia Penzo + Fiore che si esibisce dal vivo in Erosfilia, attraverso brani emblematici tratti da encicliche e filosofi, in un crescendo di tensione tra i due. Lei che leggeva sempre con maggiore difficoltà i vari brani e lui che da iniziali carezze, si passava a cattiveria e violenza. Cattiveria e violenza fisica che l’uomo per la supposta superiorità, spesso solo fisica, fa subire alla donna! Sempre più un sesso fortissimo!
Il secondo momento per formativo è cura di un’altra coppia i Panem et Circenses che ha avvolto il momento di Food Traslation e il Food Specific, in un’aurea di mistero! Solo la lavagna posta prima del luogo vero e proprio della performance ci dava delle istruzioni dettagliate: entrare uno alla volta, seguire la traccia luminosa, camminare tra i cocci rotti, siediti, ricevi in dono, mangialo e poi esci. Dopo attimi di esitazioni e pensieri vari ma si buttiamoci! Peccato che non non potevo immortalare la scena, a destra e a sinistra cocci rotti e infondo un tavolo con il protagonista/ideatore/performer che “mi” attendeva con un dolce dono, un biscotto con marmellata di fragole! Unico ricordo un maccherone ovviamente crudo e il vivido ricordo dei piatti, opera di Nadir Basso! La difficoltà maggiore è mangiare di fronte ad una persona che ti sta vicinissima e mangiare come si deve! Magari capita che nell’intimità di casa nostra mangiamo con un solo boccone il biscotto o altri tipi di pietanza, ma il bello di essere osservati è la necessità di mordere in maniera composta. Io non penso di esserci proprio riuscita, non volevo da un lato rubare troppo tempo, ma il biscotto si stava sbriciolando in maniera rovinosa, con il risultato di mangiare in maniera sgraziata! Come mi ha ricordato la mia cugina filosofa, presente ieri sera, mi accennava dell’importanza di conservarli come affetto. Tanti spunti come la frase di Marcel Mauss che ci introduce al concetto del dono.

L’appuntamento è per il prossimo appuntamento con GHISA, il 24 novembre, sempre a Schio!

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La trasformazione come rivolgimento

Tre cambi d’abito oggi, la mise della mattina adatta ad una triste incombenza, nuovo cambio per affrontare degnamente la montagna, nuovo cambio per arrivare in ordine da DER RUF, la sede dell’Associazione Culturale Le cinigie, che propongono un pomeriggio tra arte e danza! Anche io nel mio piccolo ho fatto una trasformazione, e ogni giorno, ognuno di noi è portato a trasformare e perdere qualcosa di sé, cambiare stato, cambiare città, cambiare lavoro, forse l’unico cambiamento che auspico in questo momento!

Io e la mia piccola squadra, siamo arrivati già a performance  iniziata, accidenti! E un muro di persone mi impediva di gustare nel modo giusto i delicati accordi corporei delle due performer, Maria Bosio e Monica Zucchetti, che accordavano attraverso la struggente musica i movimenti! I Jennifer rosa, li seguo ormai da tempo, e quello che ammiro in più è la straordinaria capacità che hanno di attrarre la mia (ma naturalmente non solo attenzione (ma naturalmente non solo), nella capacità di dare senso ai silenzi, alle attese! E spingere a vedere nell’inevitabile cambiamento d’età che tutti noi facciamo (e ci auguriamo di farlo), un valore aggiunto, esperienze ma anche coraggio nell’essere belle senza artifici!

Nella sala che ospitava la performance, sono custodite anche le opere di Rossella Pavan, protagonista dello spazio fino al 24 novembre!

L’artista ci fa scoprire lo spazio che per l’occasione si trasforma in un cabinet des sciences, ci offre il mondo di Rossella in tutto la potenza di significati che la natura ci può offrire e da cui sfuggo, spesso e volentieri! Dalle tele con la raffigurazione della rospa, raffigurata in una radiografia dettagliatissima con tutti le sue terminazioni nervose, istallazioni in cui la tela è tenuta assieme dalle forcine da parrucchiera, diventando delle voliere di volativi simpatici e comunicativi, in una saletta attigua le tenebre fanno apparire sui muri le parole di Andrej Tarkovskij, tratte da Lo specchio (1975)…lo specchio d’acqua in quale riflettersi e riflettere vicini al lago di Fimon in un rapporto simbiotico con la natura e la parte più intima dell’essere anche donna, tale intimità è espressa in particolare in una serie di opere su tela, in cui la classica visione amena, di un paesaggio di campagna con il laghetto, si pone un’intervento più personale e che ci pone a molti interrogativi. Come mi racconta Patrizia Peruffo, tra le organizzatrici della serata e membro dell’Associazione Culturale Le cinigie, Rossella Pavan è partita dalla studio del suo riflesso sull’acqua e dopo molteplici prove con fogli d’acetato e china ha riprodotto queste ombre, anzi tracce, sulla tela! Le figure si impongono per la loro sessualità, carnalità, ma all’interno contiene molteplici altre spiegazioni, riprende la posa della rospa, l’animale prevalentemente notturno, che esce maggiormente nei periodi di riproduzione, che le possono essere fatali, a causa ad esempio delle macchine. Quindi con tale figurazione assume la valenza della violenza che subiscono le donne, ma non dimenticherò che l’acqua, che sembra essere l’elemento che costituisce poi la donna riprodotta, è un elemento di purificazione, con una valenza poi di vita! Insomma dentro ad un significato una miriade di altri significati, non sempre negativi.

Ancora disseminati in mostra un modo di vedere da vicino i simboli che la nostra fantasia e la mente ci consiglia, un microscopio e i vetrini relativi che mi ricordano le tavole usate per i Test di Rorschach, una Teresa scientifica…! Ancora le rospe sono in ogni angolo ricordandoci che l’unica trasformazione che possiamo attuare è quella dentro di noi, cambiare con un po’ di fatica è possibile, speriamo solo che non lo sia per catastrofe!

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La mostra aperta fino al 24 novembre è aperta dal unedì al venerdì dalle 15.30 alle 18.30 mentre nel week-end su appuntamento. 

 

Rete critica #2

Terzo giorno all’Ode, nella mattinata di domenica 27 ottobre si concludono gli interventi di  Rete critica, dedicati alla discussione e alla premiazione.

Alle 9 del mattino presso l’Odeo del Teatro Olimpico si parlerà di:

Il lato “social della critica. Presentazione della seconda edizione del premio Critica in MOVimento, proiezione di una selezione dei video in concorso e discussione. Con lo staff di @S28Media

La terza edizione del Premio Rete Critica. con la discussione e la votazione finale, con la proclamazione del vincitore. A cura di Rete Critica!

Teatro alla vicentina: seconda portata

Seconda portata per il teatro vicentino, che il 27 ottobre sempre alle ore 21, propongono la commedia brillante L’ex marito in busta paga – il tecnico di Theama Teatro. Per la regia di Aristide Genovese e Piergiorgio Piccoli.

Con Anna Zago, Piergiorgio Piccoli, Aristide Genovese, Matteo Zandonà, Carlo Properzi Curti, Anna Farinello.

Séverine è a capo di una grande casa editrice parigina, la vita è piena di successo e scorre tranquilla e piena di successo, quando un giorno l’ex marito le capita a lavoro, da manager rampante e pieno di successo che si ritrova in tale difficoltà economica da chiedere alla moglie un lavoro. Ma l’unico posto disponibile è quello di tuttofare. Sarà il momento per la moglie di “vendicarsi” e dare al marito tutte le umiliazioni possibili.

Costo del biglietto 6 euro, o rientra nel biglietto comulativo per tutti gli spettacoli. Teatro Astra, ore 21!

 

La mia materia è la ghisa #2

Secondo Secondo appuntamento per riscoprire in maniera diversa, attraverso un linguaggio contemporaneo i luoghi dell’archeologia industriale del comune di Schio, con Ghisa Art Fusion.

Anche questo appuntamento sarà sviluppato sul tema del femminile, per la serie di eventi promossa dal Comune L’altra metà del cielo, organizzata da Metamorfosi Gallery.

Vediamo quali saranno i protagonisti dell’appuntamento dalle ore 18 si terrà al Lanificio Conte (Via XX Settembre, Schio).

Gli artisti protagonisti della serata sarà il duo artistico Penzo + Fiore che esporranno un’antologica di documenti e materiali tratti dalle loro performance. Oltre all’esposizione video – fotografica,  sarà a loro cura anche uno dei due  momenti performativi, dal titolo Erosfilia. La loro collaborazione inizia nel 2009 producendo performance, istallazioni, video e fotografie, con un focus rivolto al conflitto e all’essenza psichica della natura umana. L’altro momento sarà a cura di Panem et Circenses, sempre un duo artistico che propone performance in cui il cibo interagisce con tutte le forme di espressione artistica, il Food Translation e il Food Specific. Il duo collabora dal 2012. Durante la serata di domenica 27 ottobre propongono il lavoro dal titolo Armoonicum.

La musica invece a cura dell’ensemble milanese Le cameriste ambrosiane, un complesso d’archi è estendibile fino a 15 elementi senza direttore.

Appuntamento da scoprire in un luogo connotato storicamente, il Lanificio Conte, al primo piano di un opificio ha la  parte principale è di fabbricazione ottocentesca a cui si è aggiunta  nei rimi del ‘900 un’ala in cemento armato.

Tra libri e cortometraggi da Nadir

Nuovo appuntamento da Spazio Nadir, che in quel di Santa Caterina 20, propone una serata dedicata alla presentazione di un libro e alla visione di un cortometraggio.

Alle ore 21, in collaborazione con il gruppo Prufrock Sp[lit], una serata con due eventi.
Il primo riguarda la presentazione dell’opera prima dell’autrice Giusi Montali dal titolo Fotometria, introdotta da Stefano Guglielmin.
Seguirà la proiezione di un cortometraggio d’animazione dal titolo loomen.

Vorrei dirvi di più ma non posso, sul magico e aggiornato mondo di internet non trovo nulla! Quindi non resta che essere puntuali e portare un piccolo contributo eno – gastronomico.

Si apriru i celestri

Nel dialetto calabrese si usa dire Si apriru i celstri, quando viene giù tanta acqua! Del resto siamo in autunno, il tempo è così, tanta tabta acqua senza arrivare agli estremi! Ma l’acqua autunnale ha portato alla costituzione di un nuovo spazio, finalmente, giubilo!

Si tratta della Galleria Celeste che aprirà in Via XX Settembre 56, naturalmente a Vicenza. I nuovi temerari fanno parte dell’Associazione Socio – Culturale Celestica e domani si svolgerà l’inaugurazione della prima mostra collettiva! Alle ore 18 si festeggia l’apertura insieme agli artisti Abdallah Khaled, Mirta Caccaro, Paolo Apolloni e Antonio Questorio. La mostra sarà presentata dalla curatrice Ester Brunet, dal titolo Esploratori dell’arte contemporanea vicentina.

La mostra visitabile fino al 24 novembre rispetterà i seguenti orari:

dal martedì al venerdì 16.45 alle 19.45; sabato e domenica dalle 16 alle 20, lunedì turno di chiusura.

 

Intorno al filo

Sabato 26 ottobre una giornata in compagnia degli artisti che partecipano alla collettiva diffusa Arazzi nei palazzi.

La mattinata comincia alle ore 10 con la Tavola Rotonda presso le Gallerie d’Italia di Palazzo Leoni Montanari, che vedrà gli otto protagonisti scambiarsi idee e motivazioni sul ruolo della fiber art! L’incontro è rivolto in particolare a tutte le associazioni femminili e non solo amanti di patchwork, ricamo, quilt art e fiber art.

Alle ore 15 cambio di location, al Museo Diocesano, questi stessi artisti si incontreranno e incontreranno il pubblico in un lavoro di cooperazione e dimostrativo delle loro abilità, con suggerimenti e idee, quindi a disposizione dei curiosi e appassionati.