Una serata all’insegna delle forti emozioni quella vissuta venerdì sera al Teatro Astra.
La compagnia César Brie affronta con l’ausilio del mito di Orfeo ed Euridice una questione sempre controversa e che spacca l’opinione pubblica, l’eutanasia!
La storia trasposta in chiave moderna, vede protagonisti due ragazzi normali con il desiderio di passare la vita assieme, fatta di tappe da raggiungere insieme ma il destino ha disposto diversamente!
A seguito di un’incidente la vita di Euridice si spezza rimanendo per più di quindici anni nel Limbo, mentre Orfeo tenacemente lotta per lei!
Ma lotta anche per un diritto, che dal regista è espresso chiaramente, rendere libere le persone di scegliere come vivere e perché morire.
Personalmente non riesco a schierarmi nettamente, non saprei se la mia parte egoista saprebbe farsi da parte e accettare di non vedere più il corpo della persona che devo lasciare. Ma è stato inevitabile pensare al mio addio forzato e così riaffiora l’eco del mio grido il mio NO EGOISTA.
Il lavoro presentatoci è anche una riflessione sull’amore. Cosa significa questa parola che usiamo e abusiamo pronunciandola spesso e altrettanto spesso in maniera poco opportuna? Forse preferire sempre e comunque il meglio per l’altro anche se a volte il meglio è il dividersi.
Tenerezza forza, rabbia sono alcune sfumature delle sensazioni che ho provato durante il lavoro, stringendo la mano della persona che mi è accanto nella vita.
Oggi appena arrivata al lavoro sono andata a trovare Orfeo, nascosto e solitario, poco riconosciuto e defilato dal percorso musicale. Da solo canta la sua disperazione e il suo amore così tanto forte da perdere per sempre la possibilità di stringere Euridice.
Naturalmente non posso dimenticarmi degli attori, Giacomo Ferraù, nella doppia veste di Orfeo/Giacomo e di un simpaticissimo Caronte dall’accento spiccatamente siculo e Giulia Viana di Eco di fondo. Il testo e la regia di César Brie, produzione di Teatro Presente/Eco di fondo. Costumi di Anna Cavaliere e le musiche di Pietro Traldi. Il disegno luci di Sergio Taddei.
Lo spettacolo è stato selezionato al Premio Inbox 2014.
Con l’occasione voglio ricordare che l’intero incasso della serata è stato devoluto a Curare a casa onlus, bella realtà della nostra città che offre un aiuto concreto alle famiglie che hanno anziani e malati irreversibili e come sostegno per le stesse famiglie. Una realtà che mi auguro si diffonda nel panorama nazionale perché spesso le famiglie sono sole e senza le necessarie capacità mediche. Si cercano sempre volontari che prendano naturalmente seriamente la loro missione, i candidati saranno formati con un corso apposito. Per sostenere Curare a casa è possibile fare offerte tramite bonifico, versamento postale, on line e offerta in denaro. Più in alto troverete il link diretto per avere maggiori informazioni sugli eventi e su tutte le vostre curiosità.