1 Agosto mio caro non ti conosco

Comincia il mese per eccellenza delle vacanze ma sono tanti gli appuntamenti che ci accompagneranno a settembre. Giusto una pausa per festeggiare ferragosto!
Il mese si apre quindi con tre appuntamenti tutti di sera. Alle 20 si inizia dalle Gallerie d’Italia di Palazzo Leoni Montanari apre le danze con la visita guidata alle collezioni permanenti (prenotazione consigliata al numero verde 800 559875) al costo di 5 euro. Alle 21 invece concerto di fiati con l’Elkom Ensemble. Anche il concerto al costo di 5 euro con consumazione (per la prenotazione consigliata ma non obbligatoria al numero già segnalato).

A Campo Marzo alle 21 si parte con Itinerari Letterari con quello dedicato a Neri Pozza. Il percorso parte per l’appunto da Campo Marzo per arrivare a Ponte San Michele. Vi accompagneranno Giulia Basso e Stefania Carlesso. Percorso con contributo libero.

Sempre alle 21 e sempre a Campo Marzo si può passare la serata in musica con un nuovo appuntamento il concerto dei Söndörgö i quali proporranno il loro Balkan World. La proposta musicale è sempre nell’ambito del World Music Live Festival. Ingresso libero.

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Estratto di Sunset Limited

Nuovo appuntamento in Oasi! Giovedì 31 luglio l’Associazione Spritz Letterario ci aspetta a Campo Marzo nel suo rifugio…anzi Oasi.

A dissetare le nostre menti ci sono Antonio Mosele e Simone Picelli che leggono un estratto di Sunsetlimited dell’autore statunitense Cormac McCarthy.

Il testo teatrale va in scena per la prima volta nel maggio del 2006 a Chicago. Il testo presenta due personaggi, identificatii solamente come Nero e Bianco e tutta l’azione si svolge a New York nel modesto appartamento del Nero, qui i due parleranno del significato dell’esistenza, della sofferenza umana e di Dio.

Anche questo appuntamento è inserito negli eventi dell’estate di Vicenza ed è a ingresso libero.

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Alma: la dura vita di una musa

Ultima notte della bellezza! Le iniziative di Theama Teatro sono terminate lunedì sera e per colpa dell’ennesima giornata di pioggia la location è cambiata, dal giardino segreto di uno dei palazzi storici della città, Palazzo Angaran  Vaccari/ Schio… chiamatelo pure come credete ma insomma la minaccia della pioggia non ha permesso di poter ammirare un luogo così segreto! Tutti allora a Palazzo Cordellina, che ha visto una presenza massiccia di pubblico in una serata in cui la musica e la letteratura hanno scandito la serata.

La protagonista è stata Alma Mahler ricordata nella serata in cui si celebrava il suo anniversario di morte (è manca esattamente l’11 dicembre) e anche il ricordo di Eriberto Allamprese, figlio di colei che doveva aprire le porte del suo giardino.

Ad accompagnarci gli attori di Theama Teatro, Piergiorgio Piccoli, Anna Zago e Aristide Genovese accompagnati dalla pianista Paola Bandini e dalla soprano e flautista Claudia Burlenghi.

Tra lieder composti dalla stessa Alma e una fitta corrispondenza, ma anche attraverso le pagine intime di un diario che quando si tratta di persone veramente con una vita eccezionale, non sono più tanto intime.

Tre matrimoni, due vedovanze, un amante ufficiale, tanti amori e tanto dolore, ma non solo! Il ritratto che abbiamo di Alma è di una donna caparbia e risoluta. Del resto non fa parte solo delle donne contemporanee essere indecise sul proprio destino, anche se naturalmente proprio la modernità rende noi più facilitate alla scelta.

Il primo marito è Gustav Mahler, il cui cognome porterà alla fine fino alla morte, non per amore certo! Alma compone e non vorrebbe smettere per essere moglie e madre, ma eguagliare il marito nella fama e nella carriera! Ma Gustav, in una lettera che una donna moderna gli avrebbe bruciato davanti agli occhi ma prima stampandola, consiglia alla sua musa che si deve rassegnare a fare la moglie e la madre. Due figlie una sola sopravvive! Anche Gustav dopo dieci anni muore lasciando la bella Alma alla mercè di nuovi amanti. Così compone alla fine 14 lieder ma quando sarà finalmente libera, molti anni dopo la composizione comporterà troppe energie.

Round due: Walter Gropius, dal quale avrà Manon, anche lei però non supera l’infanzia, del resto il matrimonio nasce sotto i peggiori auspici, conosce Gropius dopo una turbolenta e focosa storia d’amore con Oscar Kokoshka. Questi non certo bello, con un sacco di difetti fisici, ma sicuramente innamorato e amante generoso il quale dedicata alla sua musa bellissimi ritratti, che Alma stessa terrà tutta la vita. Il matrimonio dicevo è caratterizzato dalla Prima Guerra Mondiale, in Austria! Insomma i due sposi si vedevano solo in occasione delle licenze e comunque il tempo era dedicato anche agli acquisti personali del soldato, come scegliere la pelle più pregiata per gli stivali! Ma Alma ignorava il lavoro del marito, ma con tale attenzione ai materiali non poteva che essere un architetto! Primo divorzio e secondo marito archiviato. Ma senza essere sprovvista di un’alternativa. A teatro incontra il terzo uomo della sua vita Franz Werfel, scrittore questa volta e anche di lui Alma rimarrà vedova e passerà un momento di estremo cambiamento. L’abbandono della sua patria per la terra delle opportunità e delle leggi che non sono contro gli ebrei. Qui Alma vivrà prevalentemente a New York e rimane vedova di un uomo che in fondo non aveva capito decidendo così di portare avanti e far fruttare i diritti della prima vedovanza! Werfel del resto a differenza di altri scrittori della sua generazione è meno conosciuto e quindi l’eredità di libri che Alma possiede in tutte le edizioni e lingue non gli consentono di viaggiare e di vivere gli anni che le rimangono, poco meno di venti, a favorire la sua fama postuma! Ha l’occasione come vedova di Mahler di tornare in Europa, ma non Vienna che non rivedrà mai più.

Ma oltre a questi Alma ha vissuto una grandissima passione per Gustav Klimt, in un certo senso anche una idolatria nei confronti del maestro, di cui non accettò il matrimonio con una donna qualunque e non degna di tanto genio!

Alma rappresenta, con tutte le storie che i suo i diari hanno custodito, lo spirito di molte donne influenti che hanno vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento ma a differenza di molte, come ad esempio Misia Sert, che ha influenzato soprattutto le arti figurative, ha avuto un ruolo in tutte le arti, musica, pittura, architettura e scrittura! Ma essere stata una donna assetata di arte, è rimasta sola vivendo della grandezza riflessa e ricevuta in eredità. Stretta e comoda nel ruolo di donna! Soffrendo ovviamente da madre!

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Humor Inglese, freddura assicurata

Se già nel 1964, il testo dal titolo Il Malloppo è stato accolto freddamente, cosa è successo quale sera fa a Schio???

Questa è la domanda che mi sono posta ancora prima di assistere allo spettacolo, la mia curiosità anche di vedere per la prima volta un testo rivisto da Vitaliano Trevisan, scrittore e regista che ha deciso di recuperare il testo “Loot” di Joe Orton.

Per l’evento che chiude la stagione del nuovo vecchio Teatro Civico di Schio si continua con le iniziative teatrali di quest’estate, nell’ambito di That’s All Folks, tra Schio e Dueville.

Tutti gli elementi di un giallo anni ’60 sono stati mantenuti: l’arrampicatrice sociale che si finge una qualificata infermiera, una casa borghese rispettabile, un marito appena rimasto vedovo che si divide tra la necessaria rispettabilità e le tentazione della carne, il figlio teddy boy ribelle e che si trova in una delicata fase della sua esistenza! Un amico/ complice che vorrebbe vivere la vita in maniera spericolata. Naturalmente il Bobby, poliziotto inglese che, non me ne voglia nessuno, non si dimostra più arguto dei nostri ufficiali, il quale ufficialmente a cercare la verità ma alla fine pronto a intascare il malloppo. Dopo cinquant’anni il testo, che probabilmente doveva svelare verità che nella Swinging London si tendeva a nascondere, dovette creare un po’ di imbarazzo, spettatori raggelati e poco divertiti. Del resto quello che ho visto sabato sera era per l’appunto un tipico giallo di film che si vedono in un pomeriggio piovoso e sonnolento.

Un cadavere che aspetta una degna sepoltura e che campeggia come un mobile nel salotto, ops è vero? Ma prima una buona tazza di te! Credo che il mondo moderno fotesse fornire al regista valide alternative per trasformare un dramma che risente del passaggio generazionale in qualcosa più attuale. Ma il pubblico in sala ha riso di gusto alla comicità che gli attori hanno portato sul palcoscenico! Come in passate esperienze teatrali mi sono sentita io strana ed inadeguata, ma la comicità in questo lasso di tempo si è evoluta o semplicemente non riesco a essere al passo.

Sicuramente abili gli attori, tre in particolare i miei preferiti, ai quali, del resto sono stati affidati i ruoli più di spicco, Marco Artusi nel ruolo de rispettabile vedono, Francesca Botti che ruolo della scaltra infermiera e Igi Meggiorin nel ruolo dell’ispettore Truscott. Matteo Cremon nel ruolo dell’amico, autista delle pompe funebri che insieme a Davide Dolores, nel ruolo del figlio, architettano ed eseguono il furto.

Produzione Màtaz Teatro #Dedalofurioso soc. coop. Traduzione e messa in scena di Vitaliano Trevisam, aiuto regia di Tommaso Franchin, con Marco Artusi, Francesca Botti, Matteo Cremon, Davide Dolores e Igi Meggiorin, luci di Clara Srocchero, scena di David Riganelli.

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Tintarella di luna e acqua

Nuovo appuntamento in Giardino con un racconto di impallidisce, diventando color luna!

Mercoledì 30 luglio presso il Giardino del Teatro Astra per la rassegna Tintarella di Luna con lo spettacolo di Titino Carrara e Giorgia Antonelli dal titolo L’Acqua della luna, un racconto romantico ma non mieloso. L’incontro di due anime, che si cercano, ma prima si devono perdere.

A causa dei posti limitati è consigliato prenotare. Chiamando il Teatro Astra al numero 0444 323725 oppure scrivento a info@teatroastra.it

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In salotto con Alma Mahler

Diciamo la verità quanti di noi vorrebbero non solo essere dei supereroi ma poter chiacchierare amabilmente con personaggi che hanno vissute in una sola vita, tantissime vite. Quando certe volte ti pare di fare una fatica atroce solo a viverne una!

Quindi attraverso l’ultimo salotto urbano organizzato da Theama Teatro per allietare la notte vicentina ecco una delle storie belle. La protagonista è Alma Mahler – La sposa delle arti;  donna amata da molti uomini ma baciata soprattutto dall’arte. Amante, moglie e madre che soffre tremendamente per il destino che la vita riserva alla sue figlie. Donna che vorrebbe amanciparsi suonando e componendo.

Lunedì 28 luglio alle ore 21 presso il Giardino di Palazzo Angaran Vaccari in Contrà San Marco 39. Musica e recitazione con la soprano Claudia Burlenghi, Paola Bandini al pianoforte e gli attori di Theama Teatro. La serata è organizzata in ricordo di Eriberto Allamprese. Ingresso libero.

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I Fratelli Dalla Via a Schio: una questione di famiglia

Domenica 27 luglio si chiude a Schio la rassegna teatrale nell’ambito di Thath’s All Folks.

A Schio non poteva che chiudersi con degli attori che sono originari della zona, quindi che possiedono con la città un legame speciale. Inoltre nella stagione passata del Teatro Astra di Vicenza ho avuto il modo di conoscere i due brillanti fratelli in un dramma familiare che si lega ancora una volta al territorio!

Lo spettacolo dal titolo Mio figlio era un come un padre per me.

Ingresso con biglietto unico 5 euro. Inizio spettacolo ore 21.15

That's all folks

Sojo Millenium

Gita al Sojo per prendere un po’ di fresco ma anche il paese di Lusiana va bene.
Domenica 27 luglio 2014 alle ore 18.30 ritrovo presso la Piazzetta del Tiglio a Covolo di Lusiana con la Compagnia Teatro Tutti per Sandrigo che grazie alla collaborazione del Centro Mira Project ha in programma la rappresentazione teatrale raccontata da bambini, adulti e ragazzi anche diversamente abili.

Ingresso libero

Teresa … il mio nome è…

Lo sapete tutti e non certo James Bond. Ma insomma capita spesso ad ognuno di noi di volerci immedesimare in qualche eroe, creato dalla letteratura o dalla tv! A Mario Balsamo e Guido Gabrielli in Noi non siamo come James Bond. Nel blog è capitato almeno due volte di parlare del film, una storia di grande amicizia e super commovente.

In occasione di Cinemambulante, l’evento che fa scoprire al pubblico della città un modo diverso di vivere un parco bello ma poco vissuto.

Appuntamento a ingresso libero alle ore 21.15 ai Giardini Salvi

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Pietre che parlano…anche di musica

Sabato 26 luglio è un’altra giornatina da non perdere in città! Due eventi ridesteranno il sabato che ci avvicina sempre di più ad agosto!

Si parte il pomeriggio con il teatro vissuto in città, con il Silent Play Pietre che parlano. di Carlo Presotto, Paola Rossi e Matteo Balbo, La Piccionaia Teatro Stabile di Innovazione. Un appuntamento con il doppio orario, alle 18 e alle 20 che ci conducono alla scoperta dell’eredità di pietra lasciata da Palladio e non solo nella nostra città. L’anno scorso a incrementare il gruppo anche Caronte che con il suo bel calduccio umido ci ha dato una spinta in più! Ma di sicuro non ci ha tolto l’entusiasmo! Il costo della partecipazione è di 5 euro.

Mentre alle ore 21 a Campo Marzo torna con il quarto appuntamento, la musica sarà quella soul di Habaka Kay Foster Jackson. L’evento è a cura di Framevolution – World Music Management ed è a ingresso gratuito.

Per non farci mancare nulla presso il Giardino del Teatro Olimpico, è in programma l’Openight. Alle ore 21 il concerto Rock sotto le stelle Sabrina Turri Acoustic Trio, composto da Sabrina Turri alla voce, Lele Sartori chitarra e Simone Piccoli alle tastiere. Ingresso 5 euro compresa la consumazione.

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