La grande architettura: si vede a Schio

Palazzo Fogazzaro, si mostra nella sua veste “architettonica”, lo fa presentato al pubblico una mostra dedicata ad un’opera architettonica, che ha visto la realizzazione in Francia! Si tratta del quartiere de La Grande Borne, in realtà una vera e propria città totale, opera dell’architetto Emile Aillaud. La sua realizzazione, tra gli anni 1967 e 1971, è una grande città composta da 3685 unità abitative, e solo 206 individuali, nel dipartimento di Ensonne a sud di Parigi, tra i comuni di Grigny e Viry – Chatillon, la prima funzione fu quella di trasferire gli abitanti del 13° arrondissement di Parigi. Tutto il progetto si dimostra unitario e nel rispetto delle caratteristiche del luogo, grazie all’uso del colore. Ma purtroppo nel corso del tempo la fama della zona è risaltata sulle cronache sull’alto tasso di criminalità e violenze urbane. Attualmente è entrata in un progetto di rinnovo.

L’intento era quello di perdere in una costruzione così grande, un po’ di umanità, che fosse adatta anche alla vita di un bambino, accettando le richiesto di colori che andranno ad abitare ma anche dal cielo che colora i cieli dell’Ile-de-France.

La mostra a Schio è a cura di M.me Elisabeth de Roland, responsabile del Service Patrimonial della Città di Grigny.

Inaugurazione oggi alle 18.30, gli orari della mostra sono questi: mercoledì dalle 10 alle 12; venerdì dalle 16 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. La mostra rimane aperta fino al 15 settembre. 

Venerdì 6 è prevista una conferenza ma ne riparliamo!

A teatro per beneficenza!

Ci sono tanti buoni motivi per andare a teatro, uno è quello di devolvere tutto in beneficenza! Il 4 settembre alle ore 20.45

Lo spettacolo dal titolo La spada e la rosa, di e con Carlo Presotto e Paola Rossi, presso il teatro parrocchiale di Bertesina.

I materiali sono tratti da Bertesina storia di un comune rurale vicentino, dell’autore Bortolo Brogliato e da Anna Maria Piccoli Cariolato e l’asilo froebeliano rurale di Bertesuba. Una pagina di storia dell’educazione infantile a Vicenza di Edi Solivo.

Il costo del biglietto è di 8 euro, che saranno devoluti in beneficenza, per finanziare un progetto di agricoltura sociale alla Cooperativa I Berici.

Per informazione e prevedita potete contattare Tommaso al seguente numero 347 6756168, oppure la mail info@coopiberici.it, naturalmente anche all’ingresso del teatro il giorno della rappresentazione.

http://www.coopiberici.it/event/spettacolo-teatrale-la-spada-e-la-rosa/

Il teatro fa Crash: 1 settembre

Ultimo giorno di Festival.

La mattina a Valdagno ricominciano i workshop e la sera dalle 19, aperitivo con gli attori e delle Bancarelle…

Questa sera tre spettacoli, dalle 20.30 con Tra acque e treni di Municipale Teatro. Lo spettacolo racconto del viaggio di due aspiranti esploratrici, che perdendosi nelle vie di una città, riscoprono se stesse. Il lavoro parla di territorio e come questo è chiamato a fare teatro. Municipale Teatro, nasce nel 2009 a Torino, cliccate sul nome per scoprire qualcosa di più!Regia di Chiara Lombardo, con Giulia Bavelloni e Daniela Pisci

Lo spettacolo successivo  si intitola Darla via … la mia famiglia. In scena ConsorzioScenico, gruppo di attori under 35 riunitisi a Trieste nel 2011. Ancora la famiglia come metafora della società, sentimenti, diritti, bambini. Il tema della gestione economica al tempo della crisi. Di Carlos Liscano (traduzione di E. Patanè), regia Consorzio Scenico con Xenia Bevitori, Roberta Colacino, Paola Saitta e Lorenzo Zuffi.

L’ultimo spettacolo in concorso va in scena sempre nel Parco La Favorita di Valdagno, prima della premiazione. Dal titolo Bordermindproject, nato dalla collaborazione tra Anticamera Teatro e Grimaco MovimentiUmani.

Il nucleo del lavoro nasce nel novembre 2012, grazie ad una residenza teatrale in Palestina, conducendo un laboratorio rivolto a 15 giovani palestinesi. Il tema della performance è sulla separazione delle barriere ed è fortemente influenzato dal luogo e dal nostro vivere. Ideazione e regia di Marco Manfredini, con Elena Pisu. Anticamera Teatro e Grimaco MovimentiUmani…scopriteli!

Seguirà la premiazione!

Il teatro fa Crash: 31 agosto

Secondo giorno, di collisione teatrale, e se ieri giornata dedicata alla letteratura, mentre sabato e domenica tanto teatro.

Già il 1 agosto ho postato un articolo con l’elenco dei workshop che sono in programma e condotti dalle compagnie teatrali in concorso.

La location è il Parco della Favorita a Valdagno.

Prima dell’inizio degli spettacoli un aperitivo con gli attori e un momento ristoro.

Alle 20.30 il primo spettacolo ha inizio con lo spettacolo in concorso dal titolo Crepacuore di Industria Indipendente. Protagonista è Maria, una ragazza alle prese con le maldicenze diffuse in paese. Tra gli elementi della scena: una sedia, l’attrice stessa, un barattolo pieno di ciliege e tre fotografie della scena del crimine. Di erika Z. Galli, regia di Martina Ruggeri con Diletta Acquaviva.

Industria Indipendente è collettivo artistico nato nel 2005 a Roma, per conoscerlo meglio vi lascio il link del loro blog.

 

Dalle 22 in po il secondo spettacolo della serata, dal titolo Religious di Farmacia Zoo: È. Ci presentano una serie di storie  della famiglia, il lavoro, le interazioni sociali e i rapporti di coppia. Quindi tutta una serie di dianmiche dell’appartenenza che seguono delle ritualità e dei riti. Di Gianmarco Busetto e Carola Minincleri con Alessia Barbiero, Debora Slanzi, Enrico Tavella e Gianmarco Busetto. Farmacia Zoo: È è un collettivo nato a Marghera nel 2006.

La serata di spettacoli si svolgerà al Parco La Favorita di Valdagno (V.le Duca d’Aosta).

Il teatro fa CRASH

Tra agosto e settembre, Valdagno, città che ci ha regalato una serie di iniziative lunga tutta l’estate.

Il 30, il 31 agosto e il 1 settembre, il teatro ci insegna, ci coinvolge, ci parla attraverso workshop, presentazioni di libri e naturalmente teatro. Tre giorni per cinque compagnia di ricerca proveniente da diversi ambiti.

Il tema di questa edizione è Qui ci sono io, e sviluppa il tema della ricerca del luogo e su come questo potrebbe condizionare la nostra identità! Sono molte le domande, il nostro agire può modificare il luogo in cui vivo? C’è relazione tra individuo, territorio e creazione artistica? Gli spettacoli e i workshop iniziano il 31 agosto, ma l’apertura del festival riserva le sue sorprese.

Alle ore 20.30 ci sarà l’apertura ufficiale di questa edizione, nella cornice di Palazzo Festari. Il presidente di giuria di questa edizione, Giuliano Scabia, presenta il suo libro Canti del guardare lontano (Einaudi 2012), durante la serata il libro sarà presentato con una reading – performance a cura dell’autore e di Livello 4 (in collaborazione con Guanxinet).

L’opera si pone a confine tra teatro e poesia. Raccontandoci il fascino dell’avventura umana. Un viaggio immaginario in cui un cavaliere con il suo cavallo cerca il SENTIERO COMINCIA, esplorando gli spazi infiniti, chiedendo all’umanità di seguirlo.

La serata è a ingresso libero. Ore 20.30 Palazzo Festari a Valdagno.

Ghe dao!

Avete presente quelle giornate in cui tutto quello che avete davanti è nero, soprattutto se vi trovate di fronte ad un cog…ne!? Aver possudo darghe! Eccomi, quindi quale giorno migliore per ascoltare alcuni brani di un libro che si intitola Te dao!

Fiduciosa che la presentazione avesse un qualche rapporto con la pittura, eccomi da Galla, con la sensazione di essere al primo giorno di scuola, la prima attività che riprende in città dopo il periodo estivo! Preso posto e dopo una prima occhiata agli acquerelli esposti, comincia la presentazione a cura di Giovanna Grossato, che non delude neanche oggi le mie aspettative, lascia parlare i protagonisti stessi, Luciano Vighy l’artista e l’autore del libro Mariano Castello. Giusto il tempo di proporci i folder contenenti la descrizione della mostra e l’opera inedita di Vighy, ma anche illustrare il tema dei lavori presentati nella seconda sala, sul tema di Volare Oh Oh! Ovviamente riferita al celebre successo vintage della canzone italiana!

Del resto perché le parole della storica dell’arte, si devono “sprecare” se già nel

spiegava l’opera dell’artista! Stupida io che non ho fatto una copia! Il primo a parlare è Luciano Vighy, che stupisce per la sua verve da critico letterario, da quando nel suo privato circolo letterario, familiare, tra i discorsi e i libri letti esce il nome dell’autore scledense, l’inizio di una conoscenza che è diventata fonte di vera ispirazione tanto da basarsi sui suoi racconti il lingua italiana e veneta, per i suoi ultimi lavori. Luciano Vighy del resto non è nuovo a questo tipo di esperienza, ha tratto ispirazione da molte opere, compreso dalla Bibbia! Oppure il Risveglio dei nani, in cui finalmente i Nani della celebre villa si animano. Ma per Te dao, Vighy prende ispirazione da storie che hanno una comune costruzione, la famiglia, con un padre, una madre, una sorella e il ragazzino, un po’ giamburrasca e in cui cosa che capita spesso, la figura del padre diventa una macchietta debole, mentre i veri pantaloni sono portati dalla madre. Evidenziata è la comunanza di stile con Dino Coltro, con personaggi che si inseriscono in un medesimo clima! L’artista arriva addirittura a paragonare Castello a Cechov…azz, forse un po’ azzardato?! Ma comunque non mollo, e penso, se l’artista avrà parlato del libro, lo scrittore parlerà delle illustrazioni e magari come è nata l’amicizia e la collaborazione. Ma quando la parola passa a Mariano Castello, quello che sentiamo dalla sua bocca sono brani scelti da suo libro in italiano e veneto. Il testo è dedicato all’Italia e a coloro che la amano, spingendosi verso un vero sentimento che ai bambini fascisti era imposto.

Sicuramente la mia scarsa conoscenza del dialetto, non solo veneto, non mi ha tanto aiutato, ma da quello che ho capito e soprattutto ho sentito dalle grosse risate del pubblico in sala, non sono sicura di essere d’accordo con il concetto vernacolare che il libro esprime! Sono riportati una serie di avventure grottesche! Dal mio ricordo e delle cose che ho più immagazzinato del mio dialetto, che conosco troppo poco forse, sono le vere perle di saggezza, una serie di detti e motti, che per fortuna mia madre conosce perfettamente e nei momenti più opportuni mi confortano da quello che ogni tanto la mia vita mi offre deludendomi! Così come uso il dialetto per esprimere stati d’animo e condizioni anche fisiche che rendono meglio di qualsiasi traduzione italiana! Cu si vardàu si sarbàu…non è molto collegato all’argomento ma lo facciamo andare bene!

Una volta finita la presentazione mi dedico ai numerosi acquerelli, che tradiscono non solo una grande ironia, espressa prima dalla pittura, ma sicuramente grotteschi e sgraziati. Probabilmente la dimostrazione reale della società in cui viviamo, nascosta da apparenze di bellezza esteriore, ma grottesca e cattiva come i personaggi di Vighy. Nella sala dedicata a Volare Oh Oh (OH OH è fondamentale), l’artista presenta degli immaginare squarci nel cielo dominato, evidentemente a seconda dell’ora e della zona personaggi volanti alla Chagall, dal cielo notturno degli amanti, a quelli affollati, semplicemente, da troppi sognatori, a quelli biblici con Giacobbe, a donne che inseguono l’ideale liberty delle farfalle, oppure le famiglie volanti.

Anche a me piacerebbe trovare posto e volare nel cielo azzurro, ma andare proprio lontano! Nel frattempo aspettiamo la fine di Agosto e ricordate Agustu, agusternu capu di l’inverno!

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Arti e mestieri per un città!

Una città e il proprio centro storico è fatto anche delle attività commmerciali e artistiche che la animano, nel lavoro ai tempi della crisi, queste attività sono le colonne dell’economia cittadina.

Giovedì 5 settembre, vi propongo quindi due di queste colonne, che si mostrano e condividono la loro città con il pubblico. La visita guidata Arte e Mestieri – insoliti mestieri per una città insolita, con l’aiuto delle Guide Turistiche Autorizzate Daniela Zarpellon, Aida Martinello e Daniela Casa. Le mete del nostro girovagare saranno la Cappelleria Palladio e la Stamperia Busato, i quali faranno vedere dei momenti significativi del loro lavoro, si finirà con un aperitivo al Grottino

Le tariffe (compreso l’aperitivo) per scoprire il lato laborioso della città berica sono le seguenti:

Adulti 8 euro, Coppie 15 euro mentre i bambini fino ai 12 anni possono partecipare gratuitamente.

Consigliata la prenotazione, per informazioni potete contattare i seguenti numeri 347 7540959 / 348 7997712 l’indirizzo mail per la prenotazione è spunciotto@gmail.com

Valdagno: Viaggio sonoro

Il 29 agosto a Valdagno per un Viaggio sonori in compagnia di Luca Nardon e Sara Tamburello. Il progetto nato dalla mente del percussionista valgagnese, parte da dialoghi intensi e intimi per creare un reading musicale che vogliono prendere le sfumature delle emozioni.

Le improvvisazioni sono viaggi sonori e fatta di parole condotta dalla voce di Sara Tamburello che condurrà lo spettatore.

Ingresso libero, cortile di Palazzo Festari alle ore 21.

Te Dao!

Come primo evento espositivo delle stagione, la Libreria Galla, al primo piano di un posto che abbiamo molto frequentato lo scorso anno, si apre con una mostra dal titolo piuttosto minaccioso! Te Dao, tratto dalla nuova raccolta di storie e racconti dello scledense Mariano Castello.

Con la raccolta, l’autore vuole restituire la vitàlità della vita di un tempo, attraverso il dialetto, come valore da non perdere! I suoi racconti sono stati abbinati e affidati all’illustrazione di Luciano Vighy, per una mostra a cura di Giovanna Grossato!

Inaugurazione Mercoledì 28 agosto, ore 18.30!

Icone leggendarie e la vera LOLITA

Ultimi appuntamenti per agosto, ma con cosa si chiude il mese????

Alle ore 21 al CSC Nardini di Bassano del Grappa, Be legend, uno spettacolo in docufiction che fa parte del progetto Daimon Call 2013/14, un percorso di ricerca della vocazione. In questa serata assisteremo alle ricostruzioni dell’identikit infantile di alcune leggende, icone e miti del nostro tempo e non solo! A cura di Teatro Sotterraneo, che ne ha curato il concept e la regia, in scena una/un bambina/o Sara Bonaventura Claudio Cirri, scrittura di Daniele Villa, luci di Marco Santambrogio, grafica di Massimiliano Mati e consulenza costumi Laura Dondoli. Ingresso 5 euro, prenotazione consigliata.

Alle 22.15 ultimo spettacolo del mese, Lolita di Babilonia Teatri. Una ragazza preadolescente come tante, che si interroga sul ruolo che dovrebbero avere i genitori e su quello dei coetanei è molto altro, partendo dal romanzo di Nabokov. Di Valerio Raimondi Enrico Castellani, con Enrica Castellani Olga Bercini, con la collaborazione artistica di Vincenzo Todesco, scene di Babilonia Teatri, luci e audio Babilonia Teatri/Luca Scotton, costumi Babilonia Teatri/Franca Piccoli, organizzatrice Alice Castellani, grafiche Franciu, foto di Marco Caselli Nirmal, Sara Castiglione. Teatro Remondini 5 euro.

Puoi acquistare di persona alla Biglietteria del Festival, a Bassano in Via Vendramini 35 (accesso da Piazza Garibaldi) oppure telefonando allo 0424 524214 nei seguenti orari: dal lunedì al sabato 9.30/12.30-15.30/18.30.I biglietti sono acquistabili anche presso i botteghini dei rispettivi teatri la sera dello spettacolo a partire da un’ora prima l’inizio.