Si cade per rialzarsi più forti

Nuova esperienza teatrale vissuta al Teatro Astra con uno spettacolo che ci pone davanti alla diversità.

Sul palco colorato da foglie arancioni simbolo dell’autunno, persone diversamente abili e attori consolidati si sono uniti in un viaggio corale che si interroga sul valore della vita.

Che suono ha una foglia quando cade? Che suono ha un frutto maturo quando cade? Che suono ha il nostro corpo quando cade? Potrebbe essere un suono ovattato e greve ma potrebbe essere anche silenzioso se nessuno si accorge della caduta.

Durante la restituzione mi sono persa parte della trama, per calarmi completamente in ogni movimento e in ogni passaggio della danza che gli attori e performer hanno saputo regalarci. Ci sono stati anche momenti di coinvolgimento tramite canzoni popolari interpretate dall’attore Vasco Mirandola.

Tutti abbiamo il nostro angelo, pensate io ne ho uno reale che mi protegge ogni giorno, ma spero e ogni tanto percepisco, quello immateriale che ogni tanto mi abbraccia con le sue ali candide.

Mi sono resa conto che il ruole degli artisti con o senza diversità è proprio speciale, ponendo davanti le fragilità, che ognuno di noi ha! Nella voce di ognuno di loro c’era la forza di voler esprimere l’amore che hanno per l’opportunità che gli è stata data.

Complimenti ad Antonio Viganò che a Bolzano ha deciso di rompere delle barriere culturali che ancora ci ingabbiano. Non sono più persone che hanno bisogno di assistenza ma abbiano noi bisogno di loro. Si tratta di una realtà unica nel panorama nazionale, costituita da attori che hanno un handicap cognitivo. La compagnia collabora con lo storico Teatro La Ribalta.

Di Antonio Viganò con Michele Fiochhi, Vasco Mirandola, Anna Traunig, Mathias Dallinger, maria Magdolna Johannes, Rodrigo Scaggiante. Regia e scene Antonio Viganò, coreografia di Julie Anne Stanzak, scene e costumi di Tessa Battisti, direzione tecnica Enrico Peco.

Vivere o morire 

Una serata all’insegna delle forti emozioni quella vissuta venerdì sera al Teatro Astra.

La compagnia César Brie affronta con l’ausilio del mito di Orfeo ed Euridice una questione sempre controversa e che spacca l’opinione pubblica, l’eutanasia!

La storia trasposta in chiave moderna, vede protagonisti due ragazzi normali con il desiderio di passare la vita assieme, fatta di tappe da raggiungere insieme ma il destino ha disposto diversamente!

A seguito di un’incidente la vita di Euridice si spezza rimanendo per più di quindici anni nel Limbo, mentre Orfeo tenacemente lotta per lei!

Ma lotta anche per un diritto, che dal regista è espresso chiaramente, rendere libere le persone di scegliere come vivere e perché morire.

Personalmente non riesco a schierarmi nettamente, non saprei se la mia parte egoista saprebbe farsi da parte e accettare di non vedere più il corpo della persona che devo lasciare. Ma è stato inevitabile pensare al mio addio forzato e così riaffiora l’eco del mio grido il mio NO EGOISTA.

Il lavoro presentatoci è anche una riflessione sull’amore. Cosa significa questa parola che usiamo e abusiamo pronunciandola spesso e altrettanto spesso in maniera poco opportuna? Forse preferire sempre e comunque il meglio per l’altro anche se a volte il meglio è il dividersi.

Tenerezza forza, rabbia sono alcune  sfumature delle sensazioni che ho provato durante il lavoro, stringendo la mano della persona che mi è accanto nella vita.

Oggi appena arrivata al lavoro sono andata a trovare Orfeo, nascosto e solitario,  poco riconosciuto e defilato dal percorso musicale. Da solo canta la sua disperazione e il suo amore così tanto forte da perdere per sempre la possibilità di stringere Euridice.

Naturalmente non posso dimenticarmi degli attori, Giacomo Ferraù, nella doppia veste di Orfeo/Giacomo e di un simpaticissimo Caronte dall’accento spiccatamente siculo e Giulia Viana di Eco di fondo. Il testo e la regia di César Brie, produzione di Teatro Presente/Eco di fondo. Costumi di Anna Cavaliere e le musiche di Pietro Traldi. Il disegno luci di Sergio Taddei.

Lo spettacolo è stato selezionato al Premio Inbox 2014.

Con l’occasione voglio ricordare che l’intero incasso della serata è stato devoluto a Curare a casa onlus, bella realtà della nostra città che offre un aiuto concreto alle famiglie che hanno anziani e malati irreversibili e come sostegno per le stesse famiglie. Una realtà che mi auguro si diffonda nel panorama nazionale perché spesso le famiglie sono sole e senza le necessarie capacità mediche. Si cercano sempre volontari che prendano naturalmente seriamente la loro missione, i candidati saranno formati con un corso apposito. Per sostenere Curare a casa è possibile fare offerte tramite bonifico, versamento postale, on line e offerta in denaro. Più in alto troverete il link diretto per avere maggiori informazioni sugli eventi e su tutte le vostre curiosità.

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L'Orfeo di Palazzo Leoni Montanari
L’Orfeo di Palazzo Leoni Montanari

Gigantesca paura

Nell’ultimo spettacolo in programma sul palco del teatro Astra, I giganti della montagna, opera incompiuta di Luigi Pirandello.

Il dramma diviso ed ideato in tre atti, fu completato solo nei primi due, alla morte del drammaturgo il figlio tenta una ricostruzione del testo, in quanto il padre gliene avrebbe suggerita la struttura.

La vicenda narra di una compagnia teatrale chiamata de La Contessa composta per lo più da disadattati. Arrivano in una villa buia e sinistra chiamata La Scalogna ed abitata dal Mago Cotrone.

Nella versione proposta da Roberto Latini questi ci conduce in un mondo dominato dalla paura, non faccio del resto fatica a crederlo. Guardandomi intorno mi compaiono due sentimenti in particolare, proprio la paura, dalla quale mi sento dominata spesso e volentieri! Dall’altra l’essere terrestre, e sappiamo bene quanto sia dominato anche da un altro terrificante sentimento…il risentimento nei confonti del prossimo.

Il palco è modulato dalle ombre e la fisicità dell’unico artista esplode prepotente. L’abilità nel calarsi in numerosi personaggi la forza del fisico che occupa il palco e la mia voglia di salire per provare a capire la consistenza del grano sotto il palmo della mano. Oppure osservare il temporale che diventa l’unica fonte di illuminazione della stanza e il ricco candelabro, antiche vestigia del passato, dondola come presenza inquietante all’interno di questo salone.

Il primo atto si compie nella paura, che sensazione viva in me! Ad un aumentare la poca conoscenza del luogo in un tempo  che è sfuggente. Uno spettacolo che mi ha tenuta imbrigliata per cercare le ragioni della paura. Le mie le conosco abbastanza e non ho trovato ancora il medtodo giusto per catturarle e renderle meno paurose.

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Questione di feeling

Quando gli umani diventano terrestri, scoprono anche le relazioni! E non è sempre detto che le cosa vadano a lieto fine. Questo vale per le relazioni amorose ma anche per gli altri tipi di rapporti! Tutto questo e molto altro è stato portato in scena, sul palco del Teatro Astra, dal regista e coreografo Giulio D’Anna con OOOOOOOOO.

La prima fonte d’ispirazione del regista è stato il Museo delle relazioni interrotte di Zagabria, ed io che mi lamento del museo nel quale lavoro! Contiene i resti di quello che rimane di un amore finito male. Lo sappiamo tutti no? Ogni fine corrisponde ad una cicatrice che ci accompagnerà per il resto della vita, ripeto non solo le relazioni amorose!

E si sa, quando si parla di un argomento così intimo, ci mettiamo a nudo, mostrando la nostra parte più intima e delicata! Sperando di aver riposto nella persona giusta il proprio cuore! Infatti gli otto performer, di nazionalità diverse, hanno deciso di mostrarsi fragili (ma solo in apparenza) e hanno dimostrato di non aver paura del dolore ma di saperlo affrontare! Francesco Barba, Lana Caporda, Martina Gabrielli, Tiana Hemlock-Yensen, Anastasiia Liubchenko, Pavlos Marios Ktoridis, Maciej Sado e Isadora Tomasi vestiti di loro stessi, ma la vera intimità è costituita dalle loro storie, ogni intervento, ogni canzone è scelta per legarla ad un’esperienza realmente vissuta! Ma non dimentichiamoci la danza, componente essenziale, che esprimeva una lotta costante tra gli umani, uomini e donne che siano! Amore e odio, risentimento e paura, sensazioni che ci accomunano e che attraverso la danza si caricano di corporeità e armonia! L’armonia che potrebbe creare l’unico oggetto in scena, un pianoforte usato pochissimo, giusto per qualche accordo.

Le canzoni famose e non, sono stati interpretate con maestria dai performer che in un lavoro di condivisione si sono fidati gli uni degli altri. Lasciandosi cadere nei momenti di debolezza e caricandosi ognuno i pesanti fardelli dell’altro!

Con questo spettacolo sono anche ripresi i momenti di approfondimento dopo con la compagnia, per scoprire attraverso le parole del regista le sue suggestioni.

Scopriamo così il lavoro fatto per la creazione, la scelta dei ballerini e l’arduo lavoro di stendere un Cv non professionale, ma della loro vita personale. Annotando ogni elemento che sembrava rilevante, attraverso le persone che li hanno lasciati, gli amori finiti e le molte domande che necessitino di una risposta davvero convincente. La scelta del museo che ha ispirato Giulio D’Anna, uno spazio che dà la possibilità di riconoscersi in altre storie e poter dire, questo è capitato anche a me! Ma come abbiamo visto, ha esteso il suo racconto alle relazioni in generale. Anche gli spettatori hanno interagito con autore e ballerini, chiedendo se per loro sia stato un lenitivo al dolore, per le loro perdite. Per alcuni dei performer è stato così, sicuramente una terapia di gruppo. La scelta del pianoforte come unico oggetto di scena, è stato voluto da Giulio D’Anna, come elemento della sua vicenda personale, emblema del tema drammatico e delle potenzialità inespresse.

Dopo tornando a casa non facevo che canticchiare un ritornello di una canzone di Mina e Cocciante Questione di feeling

… Ah, ah, ah, ah… Ah, ah, ah, ah… 
questione di feeling. 
Ah, ah, ah, ah… Ah, ah, ah, ah… 
questione di feeling, solo di feeling. 

Così per scherzo fra di noi 
inprovvisando un po’, 
ti seguo pure vai. 
Oh, oh, oh, oh… 
La sera arriva, 
il giorno piano piano se ne va, 
ma se canti resta là. 

Ma so benissimo che la canzone di apertura è di un altro testo, quello di Morris Albert.

Feelings, nothing more than feelings
trying to forget my feelings of love
teardrops rolling down on my face
trying to forget my feelings of love.

Feelings, for all my life I’ll feel it
I wish I’ve never met you, girl
you’ll never come again.

Feelings, feelings
feel you again in my arms.

Feelings, feelings like I’ve never lost you
and feelings like I’ve never have you
again in my heart.

Allora buona ricerca miei cari terrestri, nell’attesa di vedere le versioni nazionali di un lavoro che affronta il tema dell’amore e delle relazioni in un mondo che nonostante tutta la tecnologia che può offrire ha proprio bisogno di relazioni vere!

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Identità sconosciuta J.D.

Venerdì 28 novembre secondo appuntamento con le residenze artistiche al Teatro Comunale Città di Vicenza.

A salire sul palco della sala del ridotto, una restituzione pubblica di Marco Valerio Amico dal titolo John Doe. Con Sissj Bassani, Alessia Berardi, Thuena Bracci, Anna Marocco. Prodotto da E/gruppo nanou.

John Doe è il nome che nel gergo giuridico statunitense sta a indicare un cadavere primo di identità. Il concetto applicato alla ricerca coreografica in cui non si danno importanza a particolari di una persona che con il suo nome porta necessariamente anche una storia. Il corpo è al centro con tutto il suo peso e con tutta la sua levità.

Anche questo progetto di residenza è totalmente gratuito con prenotazione obbligatoria.

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Stagione teatrale 2014-15: Sopravvissuti

Dopo la stagione del Teatro Astra, comincia anche quella del Teatro Spazio Bixio con la compagnia Theama Teatro che provocatoriamente decide di intitolare la stagione Momentaneamente sooravvissuti. Il lavoro quello dell’uomo o donna di spettacolo non è storicamente il classico lavoro da dipendente, ma certo la crisi infinita economica ma anche di valori e di iniziative di valore, hanno ridotto ulteriolmente i fondi. Non il pubblico che è sempre più attento, è alla riscoperta di un momento di condisione insostituibile come il ritrovarsi al teatro.

La compagnia quindi è sopravvissuta, almeno momentaneamente e si prepara a debuttare con una stagione ricca e interessante.

Primo appuntamento il 28 novembre con Theama Teatro e lo spettacolo dal titolo L’incredibile fuga di Claude e Margot;

Dicembre:

Sabato 6 Gruppo Teatrale La Formica con Tutto esaurito!;

Domenica 7 dicembre con Massimo Luca in Rock The Monkey/I miei amici cantautori;

Venerdì 12 dicembre Roberto Jonata con Infinity;

Sabato 13 dicembre e Domenica 14 Daniele Timpano ed Elvira Frosini in Zombitudine;

Venerdì 19 L’Archibugio con La Guerra;

Sabato 20 Theama Teatro con l’Ex marito in busta paga (il tecnico);

Sabato 27 dicembre la Compagnia Terracrea in Cancaro alla Roba!;

Mercoledì 31 il mese si conclude con Theama Teatro in Leto Grando (Letto Matrimoniale);

Gennaio

Dopo le feste gli appuntamenti con il teatro riprendono il…

Venerdì 9 gennaio con il Trio Hegel in occasione di Bixio Chamber Music;

Sabato 10 gennaio i The Jashgawronsky Brothers in Trash!;

Sabato 17 i Ventichiaviteatro in Ladyoscar;

 Sabato 24 gennaio i Bon Voyage/Frosinone Teatro in L’assassino e il suo doppio;

Venerdì 30 gennaio Quartetto Indaco in occasione di Bixio Chamber Music;

Sabato 31 Nautilus Cantiere TeatraleLa moglie, l’amante e… il monsignore.

Febbraio

 Domenica 1 febbraio secondo appuntamento con Nautilus Cantiere TeatraleLa moglie, l’amante e… il monsignore;

Sabato 7 febbraio Stefano Questorio con God is my Dj;

Venerdì 14 febbraio Accademia degli antichi/Alessandra Borin con Musica come miele;

Venerdì 20 Ars Magnifica per un nuovo appuntamento con Bixio Chamber Music;

Sabato 21 febbraio Teatro della caduta/Marco Bianchini –  L’amleto;

Sabato 28 febbraio Diego Carli e Antonio Mignolli – The last comedy show.

Marzo

Sabato 7 marzo il Collettivo Jennifer rosa con Here you are;

Domenica 8 marzo Giulia Pont con Ti lascio perchè ho finito l’ossitocina;

Sabato 14 Farmacia Zoo:È/9841 con Rukeli;

Sabato 21 marzo Paolo Rozzi e Theama Teatro con Dal vivo!;

Mentre sabato 28 marzo Theama Teatro presenta Sui Campi di Fiandra sbocciano i papaveri.

Aprile

 L’ultimo mese di appuntamenti teatrali vedrà protagonisti sul palco del Bixio…

Venerdì 10 aprile Nautilus Cantiere Teatrale con Il misterioso caso del condominio Acquascura (Waterproof), evento riproposto anche sabato 11;

Venerdì 17 aprile Satiro Teatro con Diversamente pettinabili:

Sabato 18 Compagnia della Torre con Le impiegate;

La stagione si conclude Venerdì 24 Thierry Di Vietri con Primo Amore.

I biglietti hanno i seguenti costi, 10 euro intero e 8 ridotto (over 60 e under 30) ad eccezione dell’evento del 31 dicembre che avrà un costo di 25 euro. Mentre l’evento del 7 marzo di 8 con inizio alle ore 19.

Il resto degli spettacoli inzia alle ore 21 con prenotazione consigliata scrivere a info@spaziobixio.com Tel. 0444 322525 oppure 345 7342025.

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Nessi e…

Inizio col botto per il Teatro Astra, che venerdì sera ha cominciato la nuova stagione con un campione di incassi e di consensi!

Alessandro Bergonzoni ha presentato Nessi, il suo ultimo lavoro!

Quando si pronuncia questa parola naturalmente sono le connessioni che mi saltano in mente, in un’epoca in cui essere connessi è l’essenza stessa dell’essere! Se qualcuno decidesse di scollegarsi, probabilmente metterebbe in dubbio la propria esistenza. Ma quello che nel lungo monologo si evidenzia è la necessità da parte dell’attore bolognese di confessare davanti a tutti la propria visione esistenziale! Il palco nudo nella semplicità delle luci e di questi incubatori vuoti, come simbolo di una domanda sulla nostra crescita personale. Siamo maturi o siamo fintemente grandi? Forse per questo la necessità di restare aggrappati ad un incubatore che con il calore emesso ci permette di crescere!

Lo spettacolo è complesso e accattivante, dimostrando l’arguzia e l’intelligenza di un autore e attore dalle molte sfaccettature e anime, che torna al teatro con un testo pieno di mirabolanti avventure linguistiche, che la mia mente, effettivamente più lenta, ha fatto fatica a starci dietro!

Spesso un nostro gesto nei confronti di questa terra genera un effetto che riscontreremo più avanti, lo stesso semplice gesto che in un posto x di questo immenso mondo, che magari eseguiamo senza pensarci è vissuto da altre persone, magari per salvarsi la vita. Ma le mie parole sconnesse sono inadeguate per in concetto che mi ha fatto riflettere. E preferisco citare quelle dello stesso Bergonzoni

Se ti inchini per allacciarti le scarpe a Roma, fai nesso con l’uomo che in Siria si inchina per non farsi colpire da un cecchino

Un pensiero prima di far male o anche bene! Insomma ogni gesto del nostro io può essere conseguenza anche di altro. Ma collegare diventa un fatto necessario soltanto per il nostro egoistico desiderio di far sapere ad altre persone quello che facciamo, dove andiamo etc… ma non sarebbe meglio collegarci per condividere un universale senso comuntario? Speranza vana?

Per decretare il successo, assolutamente personale, che attribuisco ad uno spettacolo devo necessariamente basarmi sulle sensazioni che ho la mattina, la notte porta consiglio, distende i muscoli anche del cervello e metabolizza quello che è successo nelle ore di veglia. Le mille domande si moltiplicano in una ricerca di dialogo interiore e si aggiunge anche questo…quali e quanti sono gli elementi presenti nello spettacolo? Tantissimi e per quali, bisogna ancora rifletterci! Intanto mi sento più ricca per un’esperienza che rischiavo di perdere e come inizio di una stagione teatrale direi che non è niente male!

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Tanto vale vivere

Uno spettacolo teatrale scritto dalla giornalista e poetessa statunitense sbarca a Vicenza nello Spazio Der Ruf di Contrà Porta Padova 89.

Il testo scritto da una delle scrittrici più attente e polemiche che indaga sul costume americano. Il testo è ambientato negli anni del proibizionismo americano, la protagonista è una donna sola e non più giovanissima. In questo locale in cui si trova sola e in balia degli eventi succederà qualcosa… ma per scoprirlo dovete necessariamente andare da Der Ruf sabato 1 novembre alle ore 21 con tanto di tessera associativa, che potrete penso fare anche la sera prima dell’evento.

Lo spettacolo dal titolo Tanto vale vivere

Con Catuscia Gastaldi, Irma Sinico, Stefania Pimazzoni. Drammaturgia di Stefania Pimazzoni.

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Una Schio very british!

Schio, la Manchester del Nord Italia, si prepara davvero a calarsi nell’atmosfera inglese! Sabato 11 e domenica 12 ottobre la cittadina sarà irriconoscibile, perchè tutto parlerà inglese!

Moltissime le iniziative che si svolgeranno, dall’arte al teatro, degustazioni e coinvolgeranno sensazioni e tutti i sensi!

Vediamo cosa ci sarà…

Sabato 11 ottobre

Alle ore 15.30 il tradizionale Bus Rosso, aprirà ufficialmente la manifestazione passando per le vie del centro di Schio. Dalle sue porte usciranno tutti i tipici personaggi che nel nostro immaginario collettivo riguarda la popolazione inglese: bobbies, bulldogs, auto storiche britanniche (che naturalmente seguiranno il bus), banda di cornamuse etc…

Via Bgt. Valleogra si trasformerà in Portobello Road, inoltre in molti punti della città si potrà giocare sia a golf che a squash. Piazza Rossi sarà invece un teatro a cielo aperto in cui si esibiranno le compagnie teatrali del territorio, naturalmente essendo in tema, sono stati scelti testi di noti film e commedie: Attori in prima linea proporranno Monty Python Flying Circus, Le Ore Piccole con Come se traduse?, l’associazione Yourban di Thiene con Rent, Diletto Danza con danze inglesi di epoca elisabettiana, I Viaggiatori della luna...una sorpresa!

La mostra a cura dell’Associazione culturale Arte Oltre (post dedicato), mentre sempre nella giornata di sabato 11 alle ore 17 presso il Lanificio Conte incontro con autori. Prima con Beppe Brocchetta direttore della rivista online The Beatles: Fans Italiani e autore del libro Amburgo e il mito dei Beatles: un viaggio fotografico. A seguire Glauco Cartocci autore di Paul in dead, dedicato al mistero sulla presunta morte di Paul McCartney. Cartocci sarà protagonista di una tavola rotonda con Beppe Brocchetta, Pierpaolo Benetton e Alessio Berto, modera l’incontro Paolo Bolla.

Alle ore 21 al Teatro Astra con Revolution dei The Beatbox, uno spettacolare concerto teatrale con più di quaranta canzoni, scelte tra i più grandi successi dei Beatles. Dalle origini al Cavern Club di Liverpool fino ai loro capolavori che hanno fatto la storia della musica. Un viaggio musicale e culturale che non mancherà di elettrizzare più generazioni. I biglietti hanno un costo di  20 o 25 euro e sono in vendita alla Fondazione Teatro Civico di Schio (Palazzo Fogazzaro, via Pasini, 33), da Discovery in Galleria Conte e nel circuito online Vivaticket. Alle 20 sempre all’Astra, il dj-set curato da Alessio Berto.

Domenica 12 ottobre sarà possibile vedere e immergersi nell’atmosfera inglese aspettando l’appuntamento della sera. Alle ore 20.30 presso il Cinema Pasubio sarà proiettato il film A Hard Day’s night ( a cinquant’anni dalla realizzazione), la pellicola proposta in versione restaurata. Costo della proiezione 6 euro, con introduzione di Alberto della Rovere.

Buona immersione nel mood british!

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Teatro occupato da Terrestri

L’autunno è cominciato regalandoci pazzie primaverili, ma il calendario non sbaglia ed eccoci quindi ad una nuova stagione teatrale. Il sipario si apre, il palco torna a risuonare dei passi, i fondali si muovono!

Ed ecco che il Teatro Astra, di cui la scorsa stagione ho seguito l’intera programmazione, ci propone un calendario con nove spettacoli in rassegna e cinque fuori!

Con la speranza di essere diventati umani adesso nella stagione 2014/15 cominciamo a prendere confidenza con il pianeta terra per diventare degni abitanti!

Inizia perciò la nuova campagna abbonamenti ma anche pacchetti per coloro che fossero interessati a qualcosa in particolare.

Ecco il calendario per gli eventi in rassegna:

  • Venerdì 14 novembre Alessandro Bergonzoni Nessi
  • Sabato 19 novembre Giulio d’Anna ooooooo 
  • Venerdì 12 dicembre I sacchi di Sabbia Piccoli suicidi in ottava rima
  • Sabato 24 gennaio Roberto Latini I giganti della montagna
  • Venerdì 6 febbraio Ricci/Forte Darling
  • Venerdì 27 febbraio César Brie/ Eco di fondo Orfeo ed Euridice
  • Sabato 14 marzo Antonio Viganò Il suono della caduta
  • Venerdì 27 marzo Anagoor Virgilio brucia
  • Venerdì 10 aprile Serena Sinigaglia / Tindaro Granata Il libro del buio

L’abbonamento completo ha un costo di 100 se intero e 80 ridotto

E’ inoltre possibile l’abbonamento a 5 spettacoli a scelta libera (no Bergonzoni) 60 intero oppure 50 ridotto

Percorsi terrestri che comprende 4 spettacoli al costo di 50 euro intero e 40 ridotto, questi hanno tre tipologie:

 A) classicicontemporaneo (Roberto Latini, Ricci/Forte, César Brie – eco di fondo, Anagoor);

B) cittàsociale (Giulio d’Anna, César Brie – eco di fondo, Antonio Viganò, Serena Sinigaglia – tindaro granata);

C) zapping (I sacchi di sabbia, Roberto Latini, Antonio Viganò, Serena Sinigaglia – Tindaro Granata)

Biglietti per i singoli spettacoli 14 intero 12 ridotto.

Mentre per lo spettacolo di Alessandro Bergonzoni 15 euro intero ridotto 13

Ecco invece la lista per gli spettacoli fuori rassegna:

  • Mercoledì 21 gennaio Sorelle Marinetti con risate sotto le bombe 15 euro
  • Sabato 31 gennaio Livello 4 Furioso Mondo 5 euro
  • Sabato 14 febbraio Carlo & Giorgio Visti da vicino 10 euro
  • Venerdì 6 marzo Patricia Zanco Medea Metamorfosi 10 euro
  • Sabato 18 aprile Eccentrici Dadarò Il saltimbanco e luna 10 euro

La campagna abbonamenti parte oggi quindi abbonatevi e conoscete i terresti che con voi condividono questo strano posto!

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