Rete critica #1

Dopo la catarsi, sabato 25 e domenica 26 ottobre due giorni per parlare di Critica a Teatro. 

Sabato 26 ottobre i lavori cominciano alle 9 all’Odeodel Teatro Olimpico presiede Marco De Marinis.

Maurizio Lupinelli regista della compagnia Nerval Teatro, parla de L’ossessione del mancamento;

Paolo De Vita, direttore artistico di ParkinZone parlerà di ParkinZone. Essere altro da me: il teatro e il Parkinson;

Sandra Pietrini dell’Università di Trento, Da William James alla biomeccanica: la base fisiologica della recitazione;

Philippe Goudard, clown e insegnante al conservatorio d’Arte Drammatica di Montpellier, parlerà di Anatomie d’un clown;

Mario Biagini, Associate Director del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards, parlerà di Ai confini del teatro: il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards, successivamente risponderà alle domande del pubblico.

Metamorfosi per catastrofe

L’Associazione culturale “Le cinigie”, presenta il loro nuovo evento, un nuovo evento. Il 26 ottobre nello Spazio Der Ruf di Contrà Porta Padova n. 89, una serata che avrà inzio alle 18.30 e che prevede diversi momenti.

L’esposizione pittorica di Rossella Pavan dal titolo MPC – Metamorfosi per catastrofe, con l’intervento critico di Ilaria Beghin.

Alle 19.30 è previsto un momento performativo con Maria Bosio e Monica Zucchetti del collettivo Jennifer rosa.

Seguirà un piccolo buffet.

La mostra sarà aperta fino al 24 novembre, visitabile dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 18.30 mentre nel weekend su appuntamento. Per info e prenotazioni lecinigie@virgilio.it oppure collegatevi al loro blog lecinigie.blogspot.com

Un teatro da quattro portate: Prima portata

Le compagnie di teatro della città si uniscono per creare un menu, con i piatti tipici di Vicenza. Quattro appuntamenti da gustare e per scoprire i vari gusti che si possono gustare in città!

Il posto per gustare le prelibatezze sarà il Teatro Astra, alle ore 21 e con biglietto unico a 6 euro e con la possibilità di abbonarsi ai 4 spettacoli per un costo complessivo di 18 euro. Naturalmente per biglietti e ulteriori info potete contattare l’Ufficio del Teatro Astra al num 0444 323725.

La prima portata sarà servita il 26 ottobre con Ensemble Vicenza Teatro con la Locandiera, naturalmente di Goldoni con l’adattamento e la regia di Roberto Giglio, con irma Sinico, Claudio Manuzzato, Roberto Giglio, Alessandro Bonollo, Franco Zamberlan, Fabio Festival.

 

La mia unica amica, da Galla

Venerdì 25 ottobre alle ore 18, nuovo appuntamento con la letteratura contemporanea, Eliana Boucherd presenta La mia unica amica (Bollati Boringhieri).

Quanti di noi hanno conosciuto la loro migliora amica proprio su un banco di scuola,  a me è capitato e le scelte della vita non mi hanno aiutato certo a vederle quanto vorrei, ma la vera amicizia, secondo me, resiste a tutto e anche se non ti vedi e non ti senti da mesi, una volta che ci si rincontra sembra che il tempo non sia mai passato.

La storia che Eliana Boucherd racconta è un’amicizia che nasce alle elementari dalla coincidenza di un posto, l’unico rimasto libero. Le due bambine provengono da famiglie differenti ma il loro sentimento puro resisterà. Ma le bambine affronteranno anche i grandi temi della vita…. per scoprire di più non perdete l’appuntamento il 25 ottobre. Ingresso libero.

Catartico teatro

Una nuova edizione per interrogarsi, sul ruolo del teatro attraverso tutti i media che girano attorno, carta stampata, blog, riviste on line. L’ottava edizione del Laboratorio Olimpico, il 25, 26 e 27 ottobre e affronterà due temi principali e l’occasione di vedere uno spettacolo teatrale che aprirà la stagione di Theama Teatro.

Ma andiamo per ordine. Il 25 ottobre si comincia con la CATARSI convegno internazione sul teatro che cura. Si inizia la mattina presto alle 9 presso l’Odeo del Teatro Olimpico, presiede Clelia Falletti.

L’introduzione a cura del Vicensindaco Jacopo Bulgarini D’Elci, Luigi Franco Bottio Presidente dell’Accademia Olimpica di Vicenza e Roberto Cuppone Direttore del Laboratorio Olimpico.

Interverranno Gabriele Sofia dell’Università di Roma La Sapienza che parlerò di Teatro e Neuroscienze nel Novecento;

Franco Perrelli dell’Università di Torino con l’intervento sul tema Alcune riflessioni sulla mimesi di Platon e di Aristotele;

Jean Marie Pradier dell’Università Paris VIII in videoconferenza da Parigi parlerà sul tema L’idéal cathartique et l’antropologie des émotions;

Antonio Attisani dell’Università di Torino in L’origine avvenire;

Antonio Porcheddu in collagamento con il Teatro Valle occupato a Roma parlerà de Le occupazioni come forma di teatro terapeutico.

Chiuderà la mattinata di lavori Jonathan Hart makwaia in videoconferenza da New York, attore del Roy Hart Theatre.

Si riprende il pomeriggio alle ore 15, presiede Franco Perrelli.

Inizia Roberto Rinaldi di Rete Critica che ci parla de L’utilizzo del teatro come strumento terapeutico. I benefici nel disagio psichico. 

Poi sarà la volta di Giuseppe Longo dell’Università di Venezia con “Le misteriose farfalle dell’anima”: i neuroni e la lettura del testo letterario.

Successivamente Clelia Falletti dell’Università di Roma La Sapienza Di che stoffa è fatto il teatro? Spettatri di ieri e oggi

Poi Gian Pietro Feltrini dell’Università di Padove e dell’Accademia Olimpica con Vedere, fare, rivivere: le nuove frontiere della diagnostica del pensiero.

Si conclude con Marco De Marinis dell’Università di Bologna con Teatro che cura e/o cura di sé: ancora Grotowski e il segreto del Novecento teatrale. 

Seguirà la comunicazione degli operatori e la sera alle ore 21, lo spettacolo Not History’ bones a poetry concert. Lo spettacolo apre l’Ottava stagione di teatro Spazio Bixio, uno spettacolo concerto che esplora la musica contemporanea, partendo dalla ricerca condotta dal Workcenter sulla diaspora africana. Il repertorio creato da Allen Ginsberg, poeta americano che traendo spunto da stili musicali diversi ha composto tutte le canzoni.

Il workcenter è stato fondato nel 1986 da Jerzy Grotowski e Thomas Richards, incentrandolo sul progetto arte come veicolo. Oggi il gruppo di ricerca è composto da 18 artisti in 9 paesi e da qualche anno, una parte del gruppo è diretto da Mario Biagini con un Open Program che porta in tutto il mondo e ora per la prima volta al Teatro Olimpico.

Biglietto intero 12, ridotto 10 (under 30 over 60), presso il botteghino del Teatro Olimpico (stradella del Teatro Olimpico), oppure in prevendita presso il Teatro Spazio BIxio inVia Nino Bixio 4, Tel. 0444 322525 (lun-ven 10-18) www.theama.it!

Arte & Drink #1

Giovedì 24 ottobre, alle ore 20.30, al Kitchen Teatro Indipendente di Via dell’Edilizia 72, propongono dei giovedì per fare quattro chiacchiere sull’arte contemporanea. Organizzati da Renzo Perini, saranno in tutto sei a ingresso libero (riservato ai soci Arci, ma credo che sia possibile diventarlo)…Alle 20.30, per parlare e gustare un aperitivo.

Il tema del primo incontro è intitolato Dada: l’arte come gioco e come gratuiità.

I prossimi incontri saranno organizzati i giovedì (altri cinque) di ogni mese.

Joey Defrancesco Trio

Giovedì 24 ottobre nuovo appuntamento con la musica jazz, alle ore 21.30 si esibirà il Joey Defrancesco Trio con appunto Joey Defrancesco all’organo alla tromba e con la sua voce, Steve Cotter alla chitarra e Ramon Banda alla batteria.

Joey Defrancesco, classe 1971 è figlio e nipote d’arte, e già alla tenera età di quattro anni ha cominciato lo studio del pianoforte, passando in seguito all’organo. Per il suono della tromba usa un bocchino donatogli da Miles Davis, ed è con lui che nel 1988 inizia un tour e la registrazione di due album. Presto comincia anche la sua carriera da solista, con la pubblicazione di diversi album.

Steve Cotter, chitarrista, comincia a suonarla a 17 anni, durante gli anni universitari in Texas decide di laurearsi in musica. Collabora con numerosi musicisti che lo hanno portato in giro per l’Europa.

Ramon Banda, il quale ha iniziato prima come chitarrista e successivamente come percussionista, anche lui ha alle spalle una carriera ventennale assieme ai maggiori musicisti del panorama del jazz internazionale.

Per info e prenotazioni tavoli, trovate il Bar Borsa nei maggiori social, al num 0444 544583 info@bsrborsa.com

 

Andando per Dolomiti

Ultimo appuntamento con argomenti ad altezza considerevole, giovedì 24 ottobre alle ore 18, da Galla!

L’autore di I ghiacciai delle Dolomiti, Franco Secchieri, racconta agli appaionati e curiosi, la sua attività di monitoraggio dei ghiacciai, durato ben 30 anni, attraverso un’importante documentazione. I ghiacciai possono darci una mano alla comprensione del futuro del pianeta.

 

Tosi talentuosi

Un concorso creativo chiama a raccolta i giovani tra i 18 e i 25 anni!

Il corcorso nasce per iniziativa dei comuni di Bolzano Vicentino, Bressanvido, Monticello Conte Otto e Quinto Vicentino.

Intitolato Il talento del quotidiano è un concorso gratuito per aiutare ad esprimere se stessi! Come? I partecipanti dovranno produrre materiale (fotografico, video, file audio, testi scritti e qualsiasi cosa partorisse la vivida mente del concorrente, previa comunicazione agli organizzatori), che parli del talento giovanile che potrebbe essere espressa attraverso stati d’animo, quali l’aspettativa per il futuro e la fatica nel realizzarsi.

TalenTosi_locandina_s

Termine della consegna il 20 dicembre.

Per maggiori inforazioni vi lascio il link con le informazioni complete! Dai giovani non fate i vecchi e incanalate le vostre energie in qualcosa di creativo!!!

Italia/Argentina/Uruguay/Italia

Mai interessata al calcio e certo non incomincerò proprio oggi, ma parlerò di un’artista che in Italia si conosce poco o per nulla e una volta tanto possiamo dire che proprio Vicenza è stata, una volta tanto, diversa e unica!

Linda Kohen, dopo alcune settimane di esposizione presso la Galleria Antiquaria di Vincenzo Lovato, passa per un breve periodo da Galla con una selezione dei suoi schizzi. Presenta la padrona di casa ormai per gli eventi artistici della Libreria, Giovanna Grossato. Saggiamente ho deciso di non prepararmi troppo sulla figura dell’artista e lasciarmi trasportare dalle parole della critica d’arte.

Così si scopre che la signora Linda, dal nome che già sa di Sud  America,  da ragazza  è Olivetti, nome famoso che sa proprio di Milano. Il padre si ribella con l’autoesilio alla situazione italiana e in particolare a causa delle reggi razziali, decide di partire con la famiglia prima in Argentina e successivamente in Uruguay, precisamente dal 1940. La giovane Linda si appassiona presto alla pittura, e dal 1949 entra nell’atelier di Joaquìm Torres Garcia, il pittore muore proprio quell’anno ma l’atelier rimane nelle mani di alcuni studenti più impegnati, chiudendo definitivamente nel 1962. Nel frattempo Linda si sposa! La sua pittura, in particolari oli, raffigurano nature morte, nudi ecc.. mentre nel 1974 il suo stile si personalizza e raffigura situazione domestiche e le sue magiche visioni sono caratterizzate da uno stile essenziale. Solo nel 2011 sarà protagonista di una mostra qui in Italia. Dopo un inizio meno deludente del solito, ecco che la lezione di storia dell’arte comincia, così scopriamo tutto quello che non sapevano e sapevamo sulla prospettiva!!!! Cominciando da Panofsky!

Insomma stringi stringi le sue prospettiva distorte e le sue visioni a volo d’uccello, si svincolano dalla realtà attraverso l’attitudine alla narrazione, che evidenzia la riflessione sull’essere. La sua produzione attinge anche alla biografia, visibile in ogni autore, vedendo i tempi di assenza e gli oggetti d’uso come residuo del vissuto lavorando per riduzione ma carichi di significato. Ma anche il teatro ha il suo peso. Per lo schizzo intitolato  La table verte, si ispira all’opera di Kurt Jooss, ballerino e coreografo tedesco, spettacolo rappresentata a Parigi nell’estate del 1932, opera ispirata alla danza macabra e premonitrice del nazismo, all’interno di questo piccolo schizzo tanti significati.

La parola passa all’artista, bella e anziana donna che con molta semplicità ci parla brevemente, dell’amore che prova per la città e la speranza di poter tornare ancora una volta! Aggiunge al lungo discorso della curatrice solo che lei ama disegnare da sempre, forse sarebbero bastate queste parole per scoprire lei, Linda Kohen.

I suoi Hombres  si stagliano sulla carta bianca che catturano tutta la bellezza dell’improvvisazione, ogni piegolina, ogni crepa che la carta ha, sa di vissuto e di amato! L’elementarità di Linda,  voluta si arricchisce della forza del segno. Il bozzetto delle mani è semplicemente fantastico, quattro mani in quattro pose, sentimenti che si intrecciano.  Così salutando  Linda Kohen, lei ricambia il suo saluto grazie al riflesso del suo volto in un paio di lenti, che trattengono la natura effimera delle bolle!

Ancora qualche giorno per vedere la mostra, poi dovete andare a New York

IMG_9999

IMG_0001

IMG_0003

IMG_0004

IMG_0010