I grandi maestri del gioiello in mostra!

Nuovo anno nuova fiera. E il nuovo anno comincia con lo scintillio con l’appuntamento più prezioso per la città! Vicenza Oro Winter, riapre i battenti e porta molte novità nel campo, ma quello che più ci interessa è la mostra!

Ancora nella cornice di Palazzo Bonin Longare (sarà l’ultima mostra in questa sede?), la mostra che questa volta chiama a raccolta i big della gioielleria e dell’arte italiana. Personalità che hanno varcato i confini nazionali, portando la loro arte e la loro abilità anche tecnica come esempio dell’autentico Made in Italy! La curatrice, Alba Cappellieri, ha raccolto delle vere personalità e quindi perchè non conoscere meglio i futuri protagonisti?

Dal 19 gennaio al 19 febbraio 2013 10/13 – 16/19

Partiamo da Getulio Alviani, ma insomma per descrivere questa personalità dell’arte programmatica e ghelstaltica degli anni Sessanta e Settanta vi affido alle sapienti mani di Alice, blogger nonchè mia cara amica! Questo è il link di astilyshalice.blogspot.com dove vi dirà tutto sull’artista che conosce molto bene. L’ha incontrato in occasione della tesi di laurea specialistica, quindi mi ritiro e per Getulio Alviani…buona lettura e grazie Alice per la collaborazione!

Giampaolo Babetto, padovano, classe 1947 , approfondisce i suoi studi artistici all’Accademia di Belle Arte di Venezia. La sua attività espositiva comincia alla fine degli anni Sessanta. I suoi gioielli verranno presentati in varie occasioni di rilevanza sia nazionale che internazionale e collezionando svariati premi.

Gianmaria Buccellati, che dire….una grande famiglia di argentieri, una grande casa nata ad inizio secolo e che grazie al lavoro di Andrea Buccellati e di Gianmaria vive ancora una stagione ricchissima…conosco persone che fanno vere e proprie collezioni di oggetti che spesso piccoli come noci costano un occhio della testa!

Giancarlo Montebello, designer milanese, nel 1958 inizia con l’arredamento per poi, nel 1967 avviare con Teresa Pomodoro un laboratorio di metallurgia preziosa ad uso degli artisti. Con la sigla GEM, comincia l’attività di editore di gioielli d’artista. Questo contatto con le materie preziose lo porterà nel 1978 a creare egli stesso gioielli. Partecipa alla costituzione del Dipartimento di orificeria all’Istituto Europeo di Design di Milano, in cui terra corsi di Disegno e di Tecnica delle Costruzioni. Realizza gioielli per committenze private e per altre varie manifestazioni. Durante la sua lunga carriera ha avuto il privilegio di conoscere e lavorare con personalità del mondo dell’arte, solo per citarne alcuni, Man Ray e Sonia Delaunay.

Donatella Pellini, anima creativi dell’atelier creato dalla zia nel 1947 (jewels designer a sua volta), attualmente gestito con Ernesto Pellini. Donatella comincia il suo studio, di gioielli realizzati con materiali diversi come il plexiglass già negli anni ’80, nella prestigiosa cornice del colosso americano Bergdorf Goodman di New York e Saks Fifth Avenue. Nel decennio successivo comincia un’importante collaborazione con vari firme della moda internazionale e col nuovo millennio comincia la produzione di pietre semipreziose.

Alba Lisca Polenghi, milanese, la sua formazione è a Brera sotto la guida di Funi e Reggiani. Artista poliedrica si esprime con la ceramicam, con la pittura e dall’inizio degli anni ’80 comincia lo studio sui metalli ma con un approccio pittorico sulla superficie.

Carla Riccoboni, di Bolzano ma ormai veneta, nel 1968 si diploma in Arredo e Antiquariato all’Accademia di Arti Apllicate di Milano e successivamento a Nove. Il suo estro viene subito notato e così iniziano nel 1979 i primi premi in borse di studio nel campo dell’orificeria presso la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. Seguono numerosi esposizioni che portano i suoi lavori anche oltre i confini nazionali. I suoi gioielli sono “segni, ritmi, scritture, tracce di memorie collettive”.

James Rivière, considerato tra i maestri del gioiello, le sue creazioni sono presenti nelle più importanti collezioni pubbliche e private ed è stato inoltre incaricato di realizzare il gioiello razionale per il Papa Benedetto XVI, nel suo palazzo settecentesco nel cuore del lusso milanese, l’artista realizza mondi magici e sognanti in cui coniuga metodologie tradizionali a nuovi metodi per la realizzazione dell’opera.

Sergio Silvestris, direttore creativo di Pomellato, azienda orafa….molto bella, che può vantare anche testimonial d’eccezione. L’azienda milanese, fondata nel 1967 da Pino Rabolini è attualmente al quarto posto delle aziende del settore e può vantare la politica del gioiello prêt – à – porter….peccato che per le mie tasche sia ancora troppo poco à porter!

Annamaria Zanella, padovana si avvicina al metallo negli anni degli studi superiore presso l’istituto Pietro Salvatico di Padova. La sua ricerca si concentra sull’arte povera degli anni ’60, materiali da cui è stata sempre attratta. A Venezia, nella locale Accademia approfondisce la sua ricerca diplomandosi in scultura. Famosa a livello internazionale le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private.

Ecco quindi in maniera necessariamente sintetica artisti tutti da scoprire e da vedere in occasione della prossima mostra, aperta per un mese intero, non ci sono tante scuse è in centro!

 

 

 

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